Genova, guida di viaggio

Oltre che polo industriale e commerciale, Genova è una città storica di grande rilievo, che merita un'attenta visita, spaziando anche nel suo immediato entroterra, nonchè verso l'incantevole riviera ligure. Porta d'accesso per le incantevoli cinqueterre, è situata su un sottile lembo di terra e circondata tra mare e monti. La sua cucina risente dei sapori e dei profumi dell'orto e del mare, accogliendo i principi della dieta mediterranea, conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo.

Genova è la culla di una civiltà che per secoli si è espressa attraverso il mare, portando ancora oggi i segni ed i fasti di quella che fu una gloriosa Repubblica Marinara nel periodo medioevale. La ricchezza artistica del capoluogo ligure è principalmente attribuita alle grandi famiglie nobiliari come i Doria, i Balzo, i Piaggio i Costa e tanti altri, che per intere generazioni hanno dominato e gestito l'intero monopolio  artistico e culturale della città. L'architettura genovese, i suoi palazzi e le varie chiese sono l'espressione dello sviluppo urbano promosso dal potere politico ed intellettuale, che fece di Genova un grande centro del mediterraneo, che ha dato i natali a grandi intellettuali, poeti e navigatori. Il suo grande porto costituisce oggi uno dei più grandi scali europei ed attorno ad esso sorge un'enorme area dedicata a musei, negozi, gallerie commerciali e centri legati all'intrattenimento, alla cultura ed al divertimento, anche dei più piccoli.

Cattedrale di San Lorenzo

La Cattedrale di Genova, dedicata a San Lorenzo, è una bella chiesa risalente al XII secolo e decorata esternamente da una caratteristica facciata in pietra locale, con bande orizzontali bianche e nere, segno distintivo di tutta l'architettura genovese. E' dedicata a San Lorenzo martire poichè San Lorenzo, in fuga dalla Spagna, giunse a Genova dove fu ospitato e trucidato la notte stessa presso un'abitazione che si trovava nel luogo dove oggi sorge la Basilica. Inizialmente di stile romanico, fu decorata successivamente da maestranze genovesi, toscane e francesi, che contribuirono a donarle il suo aspetto fortemente gotico che vediamo ancora oggi. Di grande spicco sono i tre grandi portali d'ingresso e il bel rosone centrale. La cupola ed il campanile, invece, risalgono al periodo rinascimentale. L'interno della Cattedrale, a tre navate con transetto e coro triabsidato, è imponente e riccamente decorato da affreschi, sculture e stucchi che risalgono a diversi periodi storici. Lungo una cappella della navata laterale sinistra sono custodite le ceneri di San Giovanni Battista, ospitate nell'omonima cappella. Secondo la tradizione, i suoi resti giunsero a Genova nel corso della prima crociata. Nella navata destra, invece, è presente una fedele copia di un ordigno miracolosamente inesploso durante uno dei pesantissimi bombardamenti subiti nel corso della seconda guerra mondiale. L'ordigno originale venne immediatamente fatto brillare in mare, mentre il modello che si osserva all'interno è una fedele copia, a testimonianza del tragico ed incredibile avvenimento. La visita al Duomo non può concludersi senza un passaggio nella cappella del tesoro, dove sono esposti una serie di oggetti, reliquie e curiosità che ne fanno un vero e proprio luogo delle meraviglie. Tra i tanti reperti è doveroso citarne alcuni che sono davvero singolari ed unici: il piatto dove si pensi sia stata esposta la testa del Battista; il Sacro catino, reliquia dell'ultima cena e la Croce di Zaccaria, contenitore di un frammento del crocifisso ligneo.

Piazza De Ferrari

E' la principale piazza di Genova e sorge nel punto centrale della città. Per la sua realizzazione fu necessario spianare il territorio collinare ove oggi sorge lo slargo, livellandolo per poter creare uno spazio ampio e pianeggiante. Oggi la piazza è dominata al centro dalla monumentale fontana in bronzo, costruita nel 1936 e donata dalla celebre famiglia Piaggio, come dono alla città di Genova. Da quel momento in poi ha rappresentato un po' il simbolo della città, insieme al famoso faro che sottolinea l'identità e la vocazione marinara dei genovesi. Nel 2001 la grande fontana è stata arricchita con eleganti e scenografici giochi d'acqua. A fare da contorno vi sono gli splendidi palazzi in stile genovese, tra cui spiccano l'Accademia Linguistica di Belle Arti ed il Teatro De Felice, fortemente voluto dal re di Sardegna, Carlo Felice, come teatro di melodramma. Dall'altro lato della piazza spiccano il Palazzo della Regione e la sede della nuova borsa, costruita nel 1912 in tipico stile liberty, seguendo la moda del tempo.

Fin dalla sua realizzazione, la piazza è stata il centro principale di raduni, comizi e manifestazioni, ma anche luogo di ritrovo e di aggregazione sociale dei genovesi. A pochi passi, infatti, si apre il pittoresco centro storico e le arterie principali che collegano la parte alta della città e la zona di Ponente. La piazza è intotolata al celebre politico e banchiere Raffaele De Ferrari, conosciuto e ricordato per aver donato un'ingente somma di denaro nel 1875 per l'ampliamento del porto cittadino

Palazzo Ducale

Sede dell'antica repubblica genovese, il Palazzo Ducale è un edificio solenne ed elegante che sorge nel pieno centro della città, a pochi passi da Piazza De' Ferrari. La sua costruzione risale alla fine del Duecento, in un periodo di massima fioritura per la città. A quel tempo, infatti, i Genovesi detenevano il predominio ecomonico, commerciale e navale di gran parte del Mediterraneo. Le vittorie contro Pisa e Venezia, a seguito delle battaglie di Meloria e Curzola, furono il pretesto necessario alla realizzazione di un grande edificio che testimoniasse lo sfarzo e la potenza della Repubblica Genovese. La sua torre, detta "Grimaldina" o del popolo, ben presto divenne il simbolo distintivo del potere politico della città; i suoi rintocchi generalmente accompagnavano i momenti e gli episodi più solenni che avvenivano a Genova. Nel corso del tempo, soprattutto in epoca rinascimentale e barocca, l'edificio venne ampliato e modificato seguendo le linee artistiche ed il gusto di quel periodo. Nel Settecento subì danni ingenti a causa di un devastante incendio, che distrusse gran parte della struttura. A partire da quel periodo, subentrò una fase di decadenza, tanto è vero che il palazzo venne lasciato per molto tempo in stato di abbandono. Con il tempo è stato recuperato ed oggi è gestito da una fondazione privata che ne ha suddiviso gli spazi destinandoli a diverse funzioni. Nel 2001 furono ospitati i membri e i capi di stati del famoso G8. La visita guidata del palazzo consente di visitare alcuni ambienti, come le carceri o le torre, dove si gode di tutto il panorama della città. In una delle tante sale è ospitato l'enorme archivio comunale, che custodisce i documenti e gli atti più importanti che servono a tracciare il profilo storico della città, dal XV fino al XX secolo.

I "Caruggi" e via del campo

Citata dalla celebre canzone di Fabrizio De'Andrea, una visita al centro storico  non può non includere la famosissima strada e i numerosi e fitti vicoli che compongono il tessuto antico di Genova. In dialetto locale sono chiamati "Caruggi" e la città vecchia ne include all'incirca un centinaio. Un labirinto di vicoli stretti, animati da botteghe storiche ed ottimi ristoranti che offrono le tipiche specialità culinarie locali. Molti Caruggi sono delimitati da portici ed intervallati da piccole piazzette. Tra le tante va menzionata sicuramente Piazza Bianchi, con la Loggia della mercanzia, antico edificio medioevale adibito alle transazioni commerciali tra mercanti, commercianti e banchieri. Altra piazzetta caratteristica è Piazza dell'Annunziata, dove si trova l'omonima chiesa e, ancora, la pittoresca piazzetta Soziglia, dove vige una sosta obbligatoria presso la storica confetteria Romanengo. Al termine del percorso si può giungere a via del Campo, una strada tutta lastricata, ed una delle mete più frequentate da turisti e visitatori, desiderosi di immergersi appieno nella cultura e nell'atmosfera locale.

Via del Campo, come citato poc'anzi, fu decantata ed abitata dal celebre poeta e cantautore Fabrizio De Andrè. In onore della sua musica e di tutto il cantautorato genovese, oggi sorge un piccolo museo dedicato alla storia della canzone genovese, che vuole rendere omaggio ai grandi compositori come De Andrè, Bindi, Gino Paoli, Bruno Lauzi ed Ivano Fossati.

Acquario di Genova

L'acquario di Genova è il più grande d'Italia e tra i più grandi d'Europa. Inaugurato in occasione dell'Expo del 1992, è un contenitore di un tesoro prezioso di biodiversità. Una sua visita consente di addentrarsi in una vera e propria full immersion dei mari e di ecosistemi del mondo. Tra le tante mission proposte, una su tutte mira a sensibilizzare il pubblico al rispetto ed alla sostenibilità degli ambienti acquatici, attraverso la divulgazione, la promozione e l'educazione al mare.

L'acquario, che è stato ampliato ed arricchito nel corso degli anni, raccoglie oltre quattrocento specie di pesci e riproduzione di ambienti marini in uno spazio di oltre 27000 metri quadrati. Pesci tropicali, meduse, anfibi e cetacei sono ospitati in oltre 70 vasche, con sezioni apposite che consentono di interfacciarsi direttamente a tu per tu con la fauna marina del nostro pianeta. Una delle più grandi attrazioni dell'acquario è rappresentata dal padiglione dei cetacei, inaugurato nel 2013. In quattro enormi vasche sono ospitati degli amichevoli delfini che possono essere osservati da più punti di vista, anche dall'alto, camminando all'interno del suggestivo tunnel sottomarino. Nella temibile vasca degli squali dominano il grande squalo bianco e gli altri celebri squali martello, balena, tigre e martello. Nell'isola di foche e nella sala dell'antartide la temperatura si abbassa per permettere a pinguini e foche di ambientarsi nel loro habitat naturale. Ancora, la rilassante sala delle meduse con il lento fluttuare delle loro sagome, è un piacere per gli occhi e per la mente.

L'elenco delle specie ospitate all'interno della struttura potrebbe continuare ad oltranza; ma è preferibile  mantener viva un po' di curiosità e lasciare ai visitatori il gusto della scoperta.

Galata museo del mare

Il Galata museo del mare è uno dei più grandi musei del mondo interamente dedicato alla marineraria ed al mondo del mare. Situato nell'area compresa tra la stazione marittima e l'acquario, è stato fondato nel 2004, in una bella struttura moderna in vetro ed acciaio progettata dall'architetto spagnolo Gullelmo Vasquez Consuegra. In circa 12000 metri quadri di spazi espositivi distribuiti su quattro piani, accoglie una serie di ambienti che illustrano in modo modeerno ed innovativo la storia della navigazione, i traffici ed i commerci marittimi legati prevalentemente all'area mediterranea. All'interno di alcune sale sono esposti enormi galeoni in scala originaria, riproduzioni di navi ed imbarcazioni famose, dove in alcune di esse è anche possibile accedervi all'interno. Molto interessante è la sezione dedicata a Cristoforo Colombo ed alle scoperte geografiche, così come gli ambienti dell'ultimo piano, interamente dedicati alla storia della migrazione italiana nelle Americhe agli inizi del Novecento.

L'offerta museale è ampliata da una serie di iniziative promosse direttamente dalla gestione museale. I visitatori possono usufruire di visite guidate o di itinerari scelti appositamente per l'intrattenimento dei più piccoli. In definitiva si può tranquillamente ribadire che il Galata rappresenta  una realtà museale innovativa e coinvolgente sotto vari punti di vista, da combinare con una bella visita all'acquario, tanto per rimanere in tema "marittimo".

Palazzo Reale

Il Palazzo Reale di Genova nasce come prestigioso edificio voluto dalla grande famiglia Balbi, una delle più potenti ed influenti della città. Essa fu celebre in città sin dal '400, per essersi affermata nel settore della lavorazione della concia e della seta. La loro ascesa sociale fu così rapida che nel giro di pochi anni la dinastia diventerà una delle più rappresentativedella nobiltà genovese. Gli ingenti possedimenti economici e i loro ambiziosi progetti diedero vita all'edificazione di numerosi complessi residenziali, tra cui si annovera appunto il Palazzo Reale. La sua costruzione  risale ad un periodo che oscilla tra il 1643 ed il 1650, ma fu abbondantemente arricchito anche nei periodi successivi, dalle altre famiglie che presero possesso dell'edificio a seguito della caduta dei Balbi. Particolari restauri ed aggiunte si ebbero nel Settecento e nella seconda metà dell'Ottocento, con i Savoia. Oggi il Palazzo è sede di un museo e di una delle quadrerie più prestigiose ed importanti d'Italia. Dal 2006 è stato inserito nell'elenco dei 42 palazzi iscritti ai Rolli di Genova, gruppo di palazzi nobiliari che sono entrati a far parte della lista dei beni patrimonio UNESCO.

Gli interni del grande palazzo conservano ancora numerosissime decorazioni originali, mobili e suppellettii che ornavano le enormi sale del palazzo. Più di cento, invece, sono i dipinti ospitati nelle principale sale di rappresentanza, da attribuire ad alcuni dei più celebri artisti del periodo manierista e barocco. Van Dyck, Rubens, Luca Giordano e Guercino sono solo alcuni dei nomi dei maestri che hanno realizzato affreschi, quadri ed immagini degne di un luogo di così grande prestigio. Una delle stanze più singolare è senz'altro la Galleria degli Specchi, realizzata alla metà del Settecento da Domenico Parodi, che riprende a grandi linee la ben più celebre sala presente già alla Reggia di Versailles, seguendone lo schema ed il progetto iconografico.

Parchi di Nervi

I parchi di Nervi, vero e proprio polmone verde della città, sono un complesso di parchi ed orti botanici formatisi a seguito dell'unione di più giardini che anticamente appartenevano alle ville private della nobiltà genovese. Distano all'incirca venti minuti dal centro storico di Genova e sono ben collegati attraverso la linea ferroviaria. Una passeggiata lungo il percorso verde permette di rivivere le sensazioni e le emozioni provate dai facoltosi proprietari che, tra Settecento ed Ottocento, erano soliti scegliere questo luogo ameno per edificare le loro residenze estive fuori città. La meticolosa cura dei giardini, dei roseti e delle specie vegetali che sono coltivate all'interno rendono questo luogo unico nel suo genere. Palme, lecci, uliveti e specie esotiche si mescolano in uno spazio enorme della superficie di oltre 92000 mq. Alla bellezza dei giardini va abbinata la magnifica vista che si può ammirare dalla scogliere panoramica di Capolungo, che si affaccia sul Golfo Paradiso fino a spaziare sul promontorio di Portofino.

Tra le prime ville storiche che si incontrano nei parchi vi è la raffinatissima villa Gropallo, residenza di campagna dell'omonima famiglia che ospitò personaggi di rilievo come Gabriele D'Annunzio ed Eleonora Duse. All'interno di Villa Luxoro vi è l'omonimo museo che ospita un'ambientazione tipica di una villa della borghesia genovese di inizi Novecento. Mobili, orologi, oggetti da collezioni e dipinti allestiscono i vari ambienti del complesso, in modo da ricostruire la storia e la società della belle epoque genovese.

I parchi sono da sempre protagonisti di numerosi eventi, mostre e concerti che si tengono soprattutto durante la bella stagione estiva. Per gli amanti delle passeggiate ci si può allungare fino alla romantica passeggiata Anita Garibaldi, da provare soprattutto al tramonto, godendo del magnifico panorama dalle sue terrazze a picco sul mare.

Castello D'Albertis

Il Castello D'Albertis è una dimora storica di Genova, fondata nel 1886 sui resti di un antico bastione, a ridosso delle mura medioevali. In stile neo gotico, è costruito su uno dei punti più panoramici della città di Genova, precisamente sulla collina di Monte Galletto. Deve il suo nome al fondatore Enrico D'Albertis, navigatore, scrittore e filantropo genovese, che lo ha donato alla città di Genova a seguito della sua morte, avvenuta nel 1932. Insieme al palazzo, egli decise anche di lasciare una vastissima e curiosa collezione di oggetti di antiquariato, cimeli esotici e raccolte etnografiche che egli stesso ebbe modo di accumulare durante la sua avventurosa vita in giro per il mondo. Il suo amore per l'ignoto, l'eterna sete di conoscenza e la scoperta di mondi lontani e diversi da quelli occidentali hanno fatto sì che egli potesse arricchire e costruire una vera e propria stanza delle meraviglie all'interno della sua particolarissima dimora.

La casa museo oggi ospita il museo delle culture del mondo ed il museo della musica dei popoli, ospitati in sale decorate secondo diversi stili, che rievocano ambientazioni esotiche e mondi lontani, in perfetta linea con la linea di pensiero del capitano D'Albertis. Il percorso di visita tende a focalizzare l'attenzione sulla storia, l'origine e la cultura delle popolazioni indigine africane, asiatiche e oceaniche. Tra i tanti oggetti legati a queste culture spicca un'interessante collezione di armi, indumenti, strumenti musicali e manufatti realizzati in vari materiali animali e vegetali. Il museo della musica custodisce una esposizione permanente di vari strumenti musicali legati alle tradizioni e ai rituali di popoli lontani.

Negli ultimi anni il museo si è arricchito di una cospicua donazione di reperti pre colombiani, provenienti prevalentemente dalle zone dell'Ecuador.

Casa di Cristoforo Colombo

Piccolo e singolare edificio situato a pochi passi da Porta Soprana. Ricostruito probabilmente nel Settecento, riprende l'originaria abitazione di Cristoforo Colombo, che fu pesantemente danneggiata dopo l'assalto della flotta francese di Luigi XIV alla Repubblica Marinara di Genova.

 L'edificio si sviluppa su due piani. Al pianterreno era localizzata la piccola bottega del padre Domenico. Al piano superiore vi era l'abitazione privata della famiglia, dove si pensa che lo stesso Cristoforo visse in gioventù, probabilmente in un arco temporale che spazia tra il 1455 ed il 1470.

Secondo le fonti, principalmente recuperate grazie agli scritti dei due storici Marcello Staglieno e Luigi Tommaso Belgrano, la famiglia si trasferì a Genova proprio nel 1455, quando Cristoforo aveva solo quattro anni. L'attività del padre fu legata principalmente al commercio, alla lavorazione della lana ed alla produzione di vini e formaggi. Nonostante queste molteplici attività, ben presto il padre Domenico fu costretto a vendere la proprietà, in modo da sanare tutti i debiti che aveva contratto ed accumulato nel corso degli anni. Furono gli anni in cui la proprietà venne ceduta e Cristoforo iniziò la sua vita ed avventura da marinaio, navigatore ed esploratore.

Una lapide riposta all'ingresso sancisce la pertinenza dell'edificio al navigatore, come prova tangibile delle sue origini genovesi. Colombo rappresenta sicuramente un vanto per la città di Genova. Fu proprio questo il motivo che spinse il Comune ad acquistare il palazzo, verso la fine dell'800 e renderlo noto al pubblico, salvaguardandolo dalle pesanti trasformazioni edilizie che rivoluzionarono l'immagine di Genova nel corso di quegli stessi anni.

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