Guida turistica del Piemonte

Il Piemonte è una regione che si caratterizza per le sue incredibili risorse paesaggistiche e naturalistiche, dove gli incantevoli e i maestosi scenari alpini si alternano a valli prosperose, in cui rigogliosi fiumi bagnano da sempre terre che hanno visto susseguirsi popoli e vicende straordinarie, tipiche delle zone di confine. Le colline armoniose e feconde della parte meridionale della regione, dove viene da secoli custodito e valorizzato un patrimonio enogastronomico unico al mondo, lasciano spazio alle estese pianure centrali, dove l’acqua delle risaie colora e illumina le antiche pievi. Ma la bellezza naturalistica si abbraccia in modo indissolubile con la storia e la ricchezza artistica e culturale delle città e dei borghi, colmi di testimonianze di regni, monarchie, ducati e santuari capaci di regalare esperienze di straordinario fascino e forte emozione. 

Torino

Torino si estende su un territorio prevalentemente pianeggiante, protetto dalle vette incantevoli e maestose delle Alpi. E’ chiamata la “Città dei quattro fiumi”, dal momento che è bagnata e delimitata dalle acque dei fiumi Po, Sangone, Dora Riparia e Stura di Lanzo. Questi corsi d’acqua sono stupendamente rappresentati in una serie di gruppi scultorei che compongono la bellissima Fontana dei Dodici Mesi, situata all’interno del Parco del Valentino e costruita nel 1898 in occasione dell’Esposizione Generale Italiana, un evento celebrativo dei cinquant’anni dello Statuto Albertino. Torino, d’altra parte, conserva storicamente un legame particolare con la dinastia dei Savoia, è stata capitale del Regno Sabaudo prima e Capitale del Regno d’Italia negli anni immediatamente successivi all’Unificazione e forti sono le testimonianze del periodo risorgimentale. Il capoluogo piemontese si presenta molto signorile con le sue piazze accoglienti, le strade ordinate, i palazzi sontuosi e le architetture armoniose. E’ una città dai mille volti, quello aristocratico delle regge, delle magnifiche gallerie coperte e dei suoi caffè storici, quello laborioso e operaio delle fabbriche e quello mistico ed esoterico delle leggende e dei suoi simboli. Il centro di Torino è rappresentato certamente dalla sontuosa Piazza Castello, dove si concentrano alcuni dei tesori più incantevoli della città, dichiarati patrimoni Unesco nel 1997. Al centro della piazza troviamo il Palazzo Madama, bellissimo con la sua struttura medievale e la splendida facciata barocca e oggi sede del Museo Civico di Arte Antica. Dietro a Palazzo Madama è possibile ammirare il magnifico Teatro Regio, uno dei più importanti teatri lirici al mondo, mentre in fondo alla piazza si ergono maestosi gli edifici dei Musei Reali di Torino, capaci di regalare emozioni uniche alla scoperta della storia del capoluogo piemontese e non solo. Delle strutture che compongono il complesso museale vi è il Palazzo Reale, meraviglioso centro del potere sabaudo, la Galleria Sabauda, il Museo Archeologico e soprattutto la Cappella della Sacra Sindone, il capolavoro barocco realizzato da Guarino Guarini, all’interno della quale fino agli inizi degli anni ‘90 era custodito il sacro lenzuolo. A pochi passi da Piazza Castello si erge la stupenda Cattedrale di San Giovanni Battista, costruita in stile rinascimentale ma con importanti rifacimenti barocchi, al cui fianco troviamo l’imponente Torre Campanaria quattrocentesca che svetta sui resti dell’Anfiteatro romano. Percorrendo l’elegante via Roma si giunge a quello che è considerato il Salotto della città di Torino, vale a dire Piazza San Carlo, in cui spiccano tra i palazzi storici e i monumenti le due Chiese gemelle in stile barocco di Santa Cristina e San Carlo. All’interno del Palazzo dell’Accademia delle Scienze è possibile ammirare il Museo Egizio, la più grande esposizione di reperti e manufatti dell’antica civiltà egizia dopo quella presente nella città de Il Cairo. Ma certamente il simbolo indiscusso di Torino è la magnifica Mole Antonelliana, l’ardita opera realizzata dell’architetto Alessandro Antonelli all’interno della quale oggi è presente il suggestivo Museo Nazionale del Cinema. Torino è una città ricca di luoghi magici e bellezze artistiche uniche dal grande rilievo spirituale come il Santuario della Consolata e la Basilica di Superga, realizzata dall’architetto barocco Filippo Juvarra, così come affascinanti sono le spettacolari residenze regali che arricchiscono il territorio attorno al capoluogo piemontese. Si tratta di veri e propri gioielli che marcano ancora di più il carattere regale di Torino e la sua importanza storica come il Castello Rivoli e soprattutto Villa della Regina, la sontuosa dimora regale di campagna adagiata sulle colline torinesi. Magnifica poi è la Reggia Venaria, la sfarzosa residenza sabauda con i suoi splendidi giardini che è patrimonio dell’Unesco dal 1997, così come assolutamente suggestiva è la maestosa Palazzina di Caccia di Stupinigi. Ma una città di così tanta storia inevitabilmente porta con sé anche un bagaglio di tradizioni culturali e soprattutto enogastronomiche di straordinaria raffinatezza e gusto, come rivelano alcuni dei piatti tipici torinesi, su tutti il vitello tonnato, il brasato al barolo, eccellenza vinicola della regione e il bicerin, la storica bevanda calda servita nei caffè storici della città.

Cuneo

Attorniata dalle meravigliose colline delle Langhe e del Roero, Cuneo sorge in prossimità della confluenza dei fiumi Stura e Gesso, in un’area che morfologicamente assume una forma di pizzo appuntito, da cui ne deriva il nome. E’ conosciuta come “la Capitale verde del Piemonte”, non solo per la vicinanza delle montagne e del bellissimo Parco fluviale Gesso e Stura che la cinge ma anche per la sua vocazione nell’aver creato nel tempo piccole e grandi aree verdi all’interno del suo tessuto urbano. Storicamente, i primi documenti che ne attestano l’esistenza risalgono al 1198, in riferimento all’esodo dai luoghi e le terre che erano sotto il dominio del Marchese di Saluzzo e molto probabilmente la città era nata con un evidente carattere difensivo. Il centro nevralgico di Cuneo è la grandissima Piazza Galimberti, costruita in epoca napoleonica e intitolata all’eroe della resistenza Duccio Galimberti. Considerata tra le piazze più grandi d’Italia, si presenta elegante con i palazzi in stile neoclassico che la circondano. Da un punto di vista religioso, il simbolo spirituale è la Cattedrale di Santa Maria del Bosco, situata a pochi passi da Piazza Galimberti. Costruita nel XIX secolo su un edificio religioso preesistente, la chiesa presenta interessanti opere e decori in stile barocco e neoclassico, dove su tutti spiccano gli affreschi della cupola realizzati da Giuseppe Toselli. Percorrendo la centralissima Via Roma, l’antica contrada maestra, luogo non solo di transito ma principale snodo di affari e commerci, è possibile entrare nel cuore di Cuneo e delle sue tradizioni, fatte anche di profumi e sapori di eccellenza, come la famosa Bagna Cauda o i deliziosi Cuneesi al Rhum. Camminando è bello poter ammirare i tanti palazzi storici che arricchiscono la città con le loro decorazioni e facciate di gran pregio. Di questi, particolarmente affascinanti sono Palazzo della Porta, con i suoi splendidi capitelli e Palazzo della Torre, sede del vecchio municipio, da cui svetta con i suoi 52 metri di altezza la meravigliosa Torre Civica, vero simbolo della città di Cuneo, le cui campane hanno da sempre scandito la vita e la storia dei cuneesi. Di grande rilevanza storica e religiosa è il Complesso Monumentale di San Francesco, le cui prime testimonianze risalgono al XIII secolo con gli insediamenti delle comunità dei frati francescani in questi luoghi. Nel corso della storia ci furono notevoli opere di ingrandimento e abbellimento del complesso, che divenne un importante punto di riferimento nella zona fino all’arrivo di Napoleone, che cacciò i frati per adibire le strutture a caserma militare. All’interno del Complesso sono state allestite le sale del Museo Civico, che custodisce e raccoglie reperti e manufatti che ripercorrono la storia cuneese sin dalla preistoria. Tra i simboli religiosi particolarmente importanti di certo troviamo il Santuario della Madonna degli Angeli, di origine quattrocentesca, con la sua facciata sobria e il portico a tre arcate, al cui interno sono presenti opere di gran pregio e bellissime decorazioni e architetture settecentesche. Il territorio cuneese si distingue per la bellezza dei colori dei suoi paesaggi, dalle grandi valli ai profili maestosi delle Alpi Cuneesi, in cui sono racchiusi tesori fatti di antiche tradizioni e forti testimonianze e simboli storici e religiosi, come il Castello della Manta e il magnifico Castello Reale di Racconigi, sontuosa residenza risalente all’XI secolo. Bellissima è poi l’Abbazia di Santa Maria di Staffarda, col suo suggestivo chiostro, fondata dai monaci benedettini cistercensi nel XII secolo. Mentre stupendi sono i borghi di Mondovì, con la Torre del Belvedere e la sua tradizione nella lavorazione della ceramica e Fossano, con l’imponente Castello dei Principi d’Acaja. Di grande rilievo storico sono i borghi di Salluzzo, punto di riferimento dell’antico marchesato con il suo bellissimo centro storico medievale e soprattutto Savigliano, uno vero e proprio scrigno di bellezze artistiche, famoso per l’importante scuola barocca saviglianese. 

Alessandria

Alessandria sorge su una piana attraversata dai fiumi Tanaro e Bormida, al centro del cosiddetto triangolo industriale Torino-Genova-Milano. Fondata nel 1168, Alessandria deve il suo nome a Papa Alessandro III, come segno di riconoscimento per le azioni portate avanti nell’ambito della Lega Lombarda, il gruppo di città che, in difesa del papa, si oppose a Federico Barbarossa e al suo desiderio di espandere la sua influenza nella penisola italiana. La città, che vanta figli illustri del calibro di Urbano Rattazzi e Umberto Eco, nel corso della storia si è legata ad un altro grande personaggio, che viene celebrato ogni giugno con una spettacolare rievocazione storica. Nei pressi del Museo di Marengo e nel parco limitrofo, a pochi chilometri dal centro di Alessandria, infatti, ha luogo una spettacolare manifestazione con tanto di costumi, cavalieri ed ufficiali per ricordare il trionfo di Napoleone nella Battaglia di Marengo del 14 Giugno 1800. Questo particolare evento, dai così curati dettagli storici, richiama ogni anno migliaia di persone, attratti dalla spettacolarità dell’evento e dalla possibilità di assaporare certi sapori e piatti locali, come gli agnolotti alessandrini e soprattutto il pollo alla marengo. Il centro storico di Alessandria ha un impianto medievale dove spiccano architetture di rilievo e piazzette suggestive, come la triangolare Piazzetta della Lega Lombarda, da cui imboccando Via Milano è possibile ammirare la Sinagoga, al cui interno sono presenti arredi e mobili di gran pregio. Lungo Via S.Lorenzo troviamo il signorile Palazzo Monferrato e l’elegante Galleria Guerci, mentre a pochi passi si apre l’ariosa Piazza della Libertà, dove a centro vi è la statua di Urbano Rattazzi, Bellissimi i palazzi storici che circondano la piazza, su tutti il Palazzo Rosso, costruito nella seconda metà del XVIII secolo e chiamato così per il colore della sua facciata, dove spicca l’orologio a tre quadranti e il barocco Palazzo Ghilini, sede della prefettura. Adiacente alla piazza invece è possibile ammirare Palazzo Cuttica Cassini, la cui architettura armonizza tratti di stile rococò con elementi classici e che oggi è sede del Conservatorio e del Museo civico, che espone oggetti, opere d’arte e manufatti proprie dell’area alessandrina a partire dall’era pre-romana. A proposito di musei, particolarmente interessante è il Museo Etnografico della Gambarina, che propone un suggestivo percorso legato agli usi e costumi della società contadina alessandrina di fine ottocento, con oggetti della vita quotidiana e strumenti degli antichi mestieri. Il simbolo religioso di Alessandria è senza dubbio la Cattedrale Dei Santi Pietro e Marco, situata a pochi passi da Piazza della Libertà percorrendo Via Parma. Costruita nel corso dell’Ottocento su una preesistente chiesa gotica, la cattedrale presenta una facciata in stile neoclassico e degli interni finemente affrescati, in cui spicca la cupola, sul cui timpano sono poste le 24 statue raffiguranti i patroni delle città della Lega Lombarda. A fianco dell’edificio religioso svetta il sontuoso Campanile, simbolo indiscusso della città, mentre dinanzi alla Cattedrale si estende la rettangolare ed elegante Piazza Giovanni XXIII, in cui risalta il monumento a Gagliaudo Aulari, che leggenda vuole sia stato lui, con una furbizia, a far resistere vittoriosamente Alessandria dall’assedio di Federico Barbarossa nel 1174. Percorrendo Via Dante, a est del centro storico troviamo il maestoso Arco di Trionfo, costruito nel 1768 in memoria della visita del Re di Sardegna Vittorio Amedeo III in città. Sul versante opposto di Alessandria, al di là del fiume Tanaro, è possibile ammirare la spettacolare Cittadella a pianta stellare, che è collegata alla città dal Ponte Meier. Risalente al XVIII secolo, a seguito del Trattato di Utrecht del 1713 che sancì il passaggio dei territori alessandrini dal dominio spagnolo a quello dei Savoia, essa rappresenta uno dei più unici e grandiosi esempi di fortezza militare esistenti in Europa. È stata voluta da Vittorio Amedeo II e progettata dal genio dell’ingegnere Ignazio Bertola, che riuscì a conciliare le esigenze militari e difensive con l’armonia e la geometria delle architetture. 

Asti

Incastonata all’interno della valle del fiume Tanaro, nelle feconde terre a cavallo delle regioni delle Langhe e del Monferrato, Asti è rinomata per essere la “Patria dello spumante e del pregiato vino Barbera”. Straordinaria ed estremamente variegata è infatti la tradizione gastronomica astigiana, dove spiccano i tajarin, gli agnolotti del plin, l’arrosto e i dolci con la nocciola IGP del Piemonte. Ma le tradizioni non si fermano qui, in quanto Asti è anche famosa per il suo Palio, che si svolge la prima domenica di settembre, in occasione dei festeggiamenti per San Secondo, il martire astigiano patrono della città, lungo le vie del centro storico e in Piazza Vittorio Alfieri. Si tratta di una corsa di cavalli montati a pelo, vale a dire senza sella, che si svolge ininterrottamente dal XII secolo. In un tripudio di musica, con il rullo dei tamburi e le note delle chiarine, le caratteristiche trombe, risaltano magnifici i colori dei costumi tradizionali e delle bandiere, per regalare le emozioni uniche di un evento radicato e vivo nella tradizione culturale della città. Il centro storico di Asti trabocca di elementi e architetture medievali, come le chiese romaniche, le case-forti e le stupende torri. Asti, infatti, era anticamente conosciuta come la città delle cento torri, delle quali ancora oggi ne sopravvivono molte. Bellissima è Torre Rossa, uno dei monumenti più antichi della città e straordinaria testimonianza del periodo romano, in cui risaltano il basamento poligonale risalente al I secolo d.c. e la parte superiore cilindrica realizzata invece nel XII secolo. Situata in Piazza Roma, troviamo l’imperiosa Torre Comentina, costruita in stile gotico-piemontese ed oggi parte del neogotico Palazzo Medici del Vascello, mentre, a poca distanza, è possibile ammirare la stupenda Torre Troyana o Torre dell’Orologio, posta accanto al Palazzo Ducale nell’elegante Piazza Medici. Costruita nel corso del XIII secolo, deve il nome alla potente famiglia medievale dei Troya e con i suoi 44 metri di altezza è tra i principali simboli di Asti. Camminando lungo il raffinato Corso Vittorio Alfieri, la via maestra della città, risaltano agli occhi i notevoli palazzi storici, signorili, ricchi di finiture e decorazioni di straordinaria eleganza. Senz’altro imponente è il Palazzo Alfieri, di stile barocco e famoso per essere il luogo dove visse il drammaturgo e poeta Vittorio Alfieri, nato proprio ad Asti nel 1749. Assolutamente pieno di fascino è il complesso architettonico del Palazzo Ottolenghi, bellissimo per le sue decorazioni settecentesche e le sue sale che ospitano l’importante Museo del Risorgimento. Così come di grande prestigio è Palazzo Mazzetti, incantevole per i decori sfarzosi, i dipinti storici e le opere che arricchiscono i suoi ambienti, fortunatamente visitabili in quanto sono sede della Pinacoteca di Asti e del Museo Civico. Particolarmente interessante da un punto di scientifico e storico è il Museo Paleontologico Territoriale dell’Astigiano, situato all’interno del cinquecentesco Palazzo del Michelerio, in cui è presente una delle più importanti collezioni di cetacei fossili in Italia e di giacimenti fossili del territorio astigiano. Da un punto di vista religioso, importantissima è la Cattedrale di Santa Maria Assunta, costruita nel XIV secolo su un preesistente edificio romanico. Magnifico è il mosaico pavimentale dell’area del presbiterio risalente alla precedente struttura romanica, così come gli affreschi che ornano gli interni e il Campanile duecentesco. Spiritualmente rilevante è l’antica Collegiata di San Secondo, di stile gotico e costruita, leggenda vuole, nel luogo in cui è stato martirizzato il santo patrono. Di incredibile bellezza, ricco di strutture architettoniche uniche dal gran valore storico, è il Complesso Monumentale di San Pietro in Consavia, che oggi ospita il Museo Archeologico di Asti. Il complesso è costituito dalla romanica Chiesa Rotonda, nota anche come Battistero, risalente al XII secolo, la Cappella Valperga, costruita nel corso del Quattrocento, il magnifico Chiostro con le volte a crociera e i pilastri circolari e la Casa Priorale. Un vero e proprio gioiello incastonato in pieno centro città è la suggestiva Cripta romanica con i resti della Chiesa di Sant’Anastasio, straordinaria testimonianza storica e archeologica del territorio astigiano valorizzata dal suo affascinante Museo.

Novara

Situata su un piccolo rilievo collinare quasi a confine con la Lombardia, Novara è rinomata per essere “la città del Campari”, la famosa bevanda alcolica diffusa in tutto il mondo e regina degli aperitivi. Tuttavia non tutti sanno che è chiamata anche “la Città dei Sciavatin”, vale a dire dei ciabattini, in quanto qui storicamente è sempre esistita una fortissima corporazione di calzolai, i quali, per poter tramandare questa nobile arte, fondarono nel 1185 una vera e propria Università dei Calzolai. È in omaggio al valore di questo antico mestiere e forte tradizione che la Torre con Orologio del maestoso Palazzo Natta, nel pieno centro di Novara, ha la forma di un deschetto da ciabattino. Il centro storico racchiude tesori unici risalenti ad epoche differenti ma in armonia tra loro, come palazzi storici, piazze, chiese ed eleganti portici. Simbolo indiscusso della città di Novara è l’imponente e magnifica Cupola della Basilica di San Gaudenzio, santo patrono dei novaresi. Costruita nel corso dell’Ottocento su un ardito progetto del geniale Alessandro Antonelli, svetta altissima con i suoi 121 metri di altezza, in cui risaltano i magnifici colonnati, le decorazioni floreali, la guglia e le arcate. Suggestiva è la Sala del Compasso, posta a 24 metri di altezza e raggiungibile dall’ascensore presente nel campanile settecentesco, dove è possibile ammirare l’antico compasso di ben 11 metri utilizzato da Antonelli per i disegni dei suoi progetti. La Basilica, risalente al XVI secolo, oltre a conservare le spoglie del santo patrono, custodisce numerose opere d’arte tardo-rinascimentali, come il polittico realizzato da Gaudenzio Ferrari e i bellissimi affreschi delle cappelle interne. Un altro punto di riferimento spirituale per la cittadinanza novarese è certamente la bellissima Cattedrale di Santa Maria Assunta, costruita in stile neoclassico e situata nell’elegante Piazza della Repubblica, in cui risalta il maestoso quadriportico che dà accesso al Battistero Paleocristiano, risalente al V secolo d.c., dove si trovano i resti della vasca battesimale e parti di pareti affrescate. All’interno della Cattedrale, è possibile ammirare il mosaico pavimentale del presbiterio e le stupende opere d’arte delle cappelle lungo le navate laterali, tra le quali spiccano capolavori del Guercino e di Gaudenzio Ferrari. Attraversando via Rosselli si entra in una magnifica corte medievale, chiamata il Broletto, un tempo centro della politica e del commercio ed oggi sede della Galleria d’Arte Moderna Giannoni. Stupendi e storicamente rilevanti sono i palazzi storici che chiudono il Broletto, dove spicca il Palazzo del Podestà con le sue finestre ad arco e le architetture decorate, il Palazzo dei Paratici e la settecentesca loggia barocca, il Palazzo dei Referendari e Palazzo dell’Arengo, all’interno del quale è possibile ammirare la sontuosa Sala dell’Arengo. Percorrendo via Rosselli, a pochi passi dalla Cattedrale, troviamo il Teatro Carlo Coccia, uno dei teatri più importanti e di eccellenza del territorio piemontese e non solo, che venne inaugurato nel 1888 da un giovanissimo Arturo Toscanini. Tra i simboli storici della città di Novara vi è senz’altro il maestoso Castello Visconteo Sforzesco, le cui architetture, costruite e adattate nel tempo, raccontano tanto della storia e dell’importanza di Novara. Risalente all’XI secolo, divenne una vera e propria fortezza con i Visconti, ai quali si devono le mura di cinta e le torri, ma è con gli Sforza che vennero realizzati dei lavori di massiccia fortificazione, tra cui l’edificazione della Torre del Moncione. All’interno del complesso oggi è presente la mostra permanente dell’”Expo Risorgimento” e le sue sale sono sede di eventi culturali e mostre artistiche di grande rilievo. Stupendo per le sue sale e i suoi interni, è il cinquecentesco Palazzo Tornielli-Bellini, dove spiccano la meravigliosa Sala degli Specchi, i dipinti e gli arazzi di gran pregio. Passeggiare per le vie di Novara impone certamente anche la necessità di soffermarsi e immergersi nelle sue grandi tradizioni enogastronomiche, dove risaltano in particolare il Risotto al gorgonzola, il famosissimo formaggio tipico di queste zone, la “Paniscia nuaresa” e il “Tapulòn”. E d’altra parte, tanti sono i luoghi simbolici e punti di riferimento dei sapori e del gusto novarese, come il Biscottificio Camporelli, un’istituzione per chi vuole assaporare specialità come il dolce di San Gaudenzio.  

Vercelli e le risaie piemontesi

Adagiata nel mezzo della pianura padana, in un territorio ricco di canali e corsi d’acqua, Vercelli è rinomata come “la Capitale del Riso”. Sin dal Quattrocento, grazie all’opera dei monaci cistercensi, le aree attorno alla città vennero bonificate per rendere possibile la realizzazione delle risaie, che avevano nelle grange, vale a dire le cascine e i vecchi centri agricoli e granai, il punto di riferimento attorno alle quali ruotava l’attività produttiva del riso. Percorrere le strade di questo territorio significa immergersi in uno scenario unico, che cambia a seconda delle stagioni, con tutto il suo bagaglio di colori e sensazioni. È meraviglioso attraversare un mare d’acqua a scacchiera in primavera o l’immensa distesa di verde acceso in estate e imbattersi in un patrimonio culturale, storico e agricolo davvero straordinario. Nelle antiche pievi è possibile scoprire infatti tante chiese romaniche e bellissime abbazie come la Chiesa della Madonna delle Vigne o l’Abbazia di Santa Maria di Lucedio, così come importanti sono le roccaforti e castelli presenti nel territorio come quelli dei borghi di Balocco e di Buronzo. Il centro storico di Vercelli ha un impianto medievale a pianta pentagonale e si presenta molto carino, sobrio ed ordinato, con tanti punti di interesse storico e culturale, come le suggestive torri che caratterizzano la città. Nucleo principale della vita vercellese è Piazza Cavour, dove spiccano la statua di Camillo Benso Conte di Cavour, posta al centro della piazza e i palazzi storici che la circondano con raffinati camminamenti porticati. In alto spicca la bellissima Torre dell’Angelo, di origine medievale ma con rifacimenti ottocenteschi attorno alla quale ruotano tante leggende legate alle gesta di un angelo in atto a compiere imprese eroiche per il bene della città. Dietro a Piazza Cavour è possibile ammirare l’Antico Broletto, situato in Piazza Palazzo Vecchio o Piazza dei Pesci, in quanto un tempo sede del mercato ittico, da dove svetta la Torre di Città, la più antica di Vercelli, risalente al XIV secolo e alta 32 metri. A pochi passi da Piazza dei Pesci troviamo l’affascinante Sinagoga, che sorge nel luogo da dove in passato era presente il ghetto ebraico e si presenta bellissima con la sua imponente facciata a bande bicrome, le torrette e le decorazioni merlettate. Ma di certo il simbolo religioso di Vercelli è la Cattedrale di Sant’Eusebio, risalente al IV secolo d.c. e soggetta a numerosi interventi nel corso della storia, dove risaltano in particolare i rifacimenti in stile neoclassico. La Chiesa, voluta da Sant’Eusebio, primo vescovo vercellese, originariamente era una grandiosa basilica paleocristiana, di cui oggi rimangono la massiccia torre campanaria romanica e soprattutto il bellissimo crocifisso ottoniano d’argento risalente al X secolo d.c. Un altro importante punto di riferimento spirituale della città è senza dubbio l’Abbazia di Sant’Andrea, costruita tra il 1219 e il 1227 e che si presenta maestosa per la sua facciata policromatica, stretta tra due torri campanarie, e le sue architetture che fondono in modo armonioso elementi romanici e gotici. A fianco della Basilica si sviluppa il monastero in cui spiccano il chiostro, la stupenda Sala Capitolare e l’antico ospedaletto edificato per poter accogliere viandanti e pellegrini. Di grande rilievo artistico sono poi la Chiesa di San Cristoforo, dove è possibile ammirare le opere del pittore rinascimentale Gaudenzio Ferrari e soprattutto i poli museali del Museo Borgogna, che custodisce collezioni di opere rinascimentali e barocche e il Museo Leone dove è possibile ripercorrere le fasi della storia di Vercelli. Imponente è poi il Castello Visconteo, a pianta quadrangolare dove risaltano le possenti torri agli angoli dell’edificio. Voluto da Matteo Visconti sul finire del XIII secolo, oggi è sede del Tribunale. Ma di certo passeggiare per le strade di Vercelli significa anche immergersi in una storia che non è fatta solo di monumenti e architetture storiche ma anche di tradizioni culinarie gustosissime e fantastiche, in cui spiccano in particolare la Panissa e la Brudera.

Biella e le Alpi biellesi e cusiane

Adagiata ai piedi delle Alpi Biellesi, in un bellissimo paesaggio montano ricco di sorgenti, Biella è una città nota per la tradizione storica legata all’industria tessile. La straordinaria maestria affinata nei secoli nella produzione di tessuti, anche grazie a particolari condizioni ambientali e sociali, infatti, è stata certamente alla base della nomina nel 2019 a Città Creativa dell’Unesco per le arti popolari e l’artigianato. Biella ha delle origini molto antiche che risalgono al periodo pre-romano e romano e documenti storici attestano che nel corso dell’Alto Medioevo abbia vissuto sotto l’influenza dei vescovi di Vercelli per poi passare sotto il dominio sabaudo nel 1379. Il centro storico-artistico di questa energica cittadina piemontese è senza dubbio l’elegante e ariosa Piazza Duomo, dove sono custoditi i tesori più affascinanti di Biella. Con il suo decorato porticato e la facciata neogotica spicca la bella Cattedrale di Santo Stefano, patrono della città, mentre al suo fianco troviamo l’antico Battistero di S.Giovanni Battista. Risalente all’XI secolo, rappresenta un magnifico esempio di architettura romanica a pianta quadrangolare, con quattro absidi e un pregevole bassorilievo di età romana sul portale. Di fronte al Battistero è possibile ammirare il signorile Palazzo Oropa e i suoi raffinati portici mentre sul lato nord di Piazza Duomo troviamo il Palazzo della Casa Parrocchiale da cui svetta il Campanile di origine romanica che apparteneva alla vecchia Chiesa di Santo Stefano demolita nel 1872. Un altro punto di riferimento religioso è la Chiesa di San Sebastiano, eretta nel XIV secolo, dove sono presenti opere di pregio ed eleganti decori rinascimentali. Nel chiostro è ubicato l’importante Museo del Territorio Biellese, costituito da una ricca sezione archeologica che ripercorre con reperti e manufatti la storia di questi luoghi sin dalla preistoria e da una sezione storico-artistica dove sono custodite opere meravigliose risalenti ai principali periodi artistici fino al Novecento. Collegato con una funicolare e posto su un colle nella parte orientale della città troviamo il suggestivo borgo storico di Piazzo Biella, fondato nel 1160 dal vescovo di Vercelli Uguccione come piccolo centro fortificato in caso di incursioni ghibelline. Il cuore nevralgico di questo quartiere storico medievale è la suggestiva Piazza Cisterna, da cui partono strette vie lastricate su cui si affacciano bellissimi palazzi storici nobiliari, come Palazzo della Cisterna, Palazzo Gromo di Ternengo e Palazzo Gromo Losa di Prarolo, dove spicca un meraviglioso giardino. Di grande fascino è la Chiesa di San Giacomo, risalente all’XI secolo così come stupende sono le architetture storiche che è possibile ammirare passeggiando lungo il borgo come Porta Ghiara e soprattutto Porta della Torrazza, costruita nel 1780 per sostituire l’antica porta medievale. Certamente uno dei luoghi più affascinanti del territorio biellese è il Santuario della Madonna di Oropa, il più importante santuario mariano delle Alpi, che ogni anno accoglie migliaia di fedeli devoti al culto della Madonna Nera di Oropa. Il nucleo originario del complesso monumentale risale all’XI secolo e nel tempo ha subito vari rifacimenti e allargamenti, dove spiccano il chiostro con la Basilica antica, la Basilica nuova e delle strutture adibite all’accoglienza dei pellegrini. Meravigliosa è la cornice paesaggistica che abbraccia il Santuario, tra aria pulita, cieli limpidi e oasi naturali. D’altra parte, molte sono le meraviglie naturali e i luoghi unici custoditi nella splendida cornice delle Alpi biellesi e Cusiane, come il Parco della Burcina e i suggestivi borghi dove poter ammirare fortezze che costituiscono possenti tracce di un passato importante come il Ricetto di Candelo, Sandigliano e Verrone. Ma oltre ad essere ricco di storia e natura, il territorio biellese si distingue per la sua gustosissima gastronomia tipica alpina, dove risaltano il salam 'd l'ula e la pulenta cunscia. Una menzione d’onore spetta a Ivrea, situata tra Torino e Biella, famosissima per lo storico carnevale e le stupende memorie storiche e i monumenti, su tutti il Castello Sabaudo, costruito nel 1358 per volere del Conte Verde, Amedeo VI di Savoia, quale simbolo del dominio sabaudo su Ivrea e il Canavese.

La Val di Susa e la Sacra di San Michele

La Val di Susa è una valle alpina che si estende nella parte occidentale del Piemonte, a confine con la Francia, ed è percorsa dal fiume Dora Riparia, uno dei maggiori affluenti del Po. È rinomata per le sue bellezze naturalistiche e paesaggistiche e per le tantissime opportunità di fare esperienze sportive di varia natura legate alla montagna, come il trekking e lo sci. Soprattutto è una regione dal grande valore storico in quanto da sempre è stato un transito obbligato per i pellegrini che dall’Europa Occidentale percorrevano la via Francigena che conduceva alla terra santa. I luoghi che è possibile scoprire lungo gli 80 chilometri di questa suggestiva valle custodiscono le tracce di una memoria straordinaria che ancora vive nei suoi tesori gelosamente protetti da una natura imponente e rigogliosa. Il nome antico della città di Susa traeva origine dalla radice della lingua gallica “sego” che significa “forte”: rimane traccia della sua potenza storica già nella toponomastica. Questa zona è ricca di luoghi da scoprire, come il gioiello medievale di Avigliana, situata ad una ventina di km da Torino, che si sviluppa in un cosiddetto anfiteatro morenico: si tratta di una particolare forma di accumulo di detriti e sedimenti che si è sviluppato all’estremità del ghiacciaio ed ha preso la forma a semicerchio che ricorda appunto un anfiteatro. Nel territorio di Avigliana ricadono il Lago Grande ed il Lago Piccolo, entrambi rientranti nel Parco Naturale dei Laghi di Avigliana. Il territorio della Val di Susa conserva inoltre l’unico castello feudale medievale ancora esistente chiamato Villar Dora. Si tratta di un antichissimo castello risalente al 942 d.C. che si erge su uno sperone roccioso e domina tutto il territorio circostante. Da questa posizione è possibile ammirare un altro grande simbolo, questa volta religioso, della Val di Susa: la maestosa Sacra di San Michele, un'imponente abbazia di origine romanico-gotica costruita sulla cima del Monte Pirchiriano, all’ingresso della Valle. La stupenda costruzione di origine benedettina è stata la fonte di ispirazione per il famosissimo romanzo “Il nome della rosa” di Umberto Eco. Il complesso è stupefacente per i numerosi spunti artistici e religiosi che conserva in sé e che sono alla portata e alla vista di ogni pellegrino e visitatore che vi si accosti: basti pensare al cosiddetto scalone dei morti, al portale dello zodiaco, agli archi rampanti e al portale di ingresso. La struttura, imponente ed affascinante all’esterno, continua a stupire anche all’interno dove, fra le numerose arcate di diverse epoche, sono conservate numerose opere pittoriche raffiguranti diversi personaggi delle sacre scritture. I festeggiamenti in onore di San Michele sono molto sentiti e si tengono a ridosso della data del Santo che cade il 29 Settembre. Numerosi sono anche altri riferimenti religiosi di gran pregio come la Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso, fondata dall’Ordine Ospedaliero di Sant’Antonio di Vienne. Costruita nel 1188 per volere di Re Umberto III di Savoia, l’edificio nacque con l’intento di dare ospitalità ai pellegrini e assistenza agli ammalati. Oggi la Precettoria ricade sotto l’ordine dei Mauriziani e la sua struttura comprende l’ospedale, il convento, alcuni mulini ed anche le cascine. Di notevole importanza vi sono anche la Certosa di Montebenedetto nel comune di Villar Focchiardo, costruzione monastica del XII secolo e l’antichissima e suggestiva Abbazia Benedettina dei SS. Pietro e Andrea a Novalesa, fondata nel 726 d.C. Di particolare pregio sono anche le strutture fortificate come il Forte di Exilles e quello di Fenestrelle. Il primo è di antichissima origine e fungeva da zona di confine durante il potere dei conti d’Albon nel XII secolo. Le alterne vicende che lo riguardano sono legate anche alla tradizione secondo la quale a metà del XVII secolo ospitò il famoso ma misterioso personaggio conosciuto come la “Maschera di ferro”. Il Forte di Fenestrelle è costituito, invece, da tre costruzioni fortificate chiamate San Carlo, Tra Denti e Delle Valli, tutte collegate grazie ad un tunnel che protegge la scala più lunga d’Europa grazie ai suoi 4.000 gradini. Le ricchezze della Val Susa comprendono anche gli aspetti gastronomici grazie alle sue tradizioni di confine arricchite da una cucina tipicamente di montagna, ricca di vini e formaggi, fra i quali spicca la gustosissima Toma Piemontese.

La Val d’Ossola e il Lago Maggiore

La Val d’Ossola identifica una incredibile e spettacolare valle piemontese dove la natura regna ancora incontaminata. Si estende fra le province di Verbano-Cusio-Ossola e prosegue nelle zone montane comprendendo il Lago Maggiore fino a giungere al confine con la Svizzera. Questi luoghi possono vantare una storia molto antica, già a partire da un’epoca pre-romana con i leponzi, che occupavano un’area che oggi corrisponde alla città di Domodossola. Con l’arrivo dei romani iniziò lo sfruttamento della cave di marmo, serizzo e granito. Durante la plurisecolare storia della Valle, si sono avvicendati numerosi popoli fino all’arrivo dei Walser provenienti dalla vicina Svizzera e dalla Valsesia, un misterioso popolo le cui tracce sono giunte fino ai giorni nostri. Forte, ad esempio, è stato l’influsso di questa popolazione nella variegata tradizione gastronomica di queste aree, dove spicca, oltre alla Toma Dop di Gressoney anche il Bettelmatt, un formaggio che i Walser usavano anticamente come merce di scambio. L’attrazione principale di questa zona è di certo la natura incredibilmente verde e rigogliosa, arricchita dalla presenza di boschi e laghi alpini, nei quali si pratica la pastorizia di montagna. Numerosi sono i parchi naturalistici dell’area come il Parco Nazionale della Val Grande, il Parco naturale dell’Alpe Veglia e dell’Alpe Devero, il Parco Naturale dell’alta Valle Antrona e la riserva Naturale Speciale del Sacro Monte Calvario. In tutti questi parchi sono presenti sentieri di trekking immersi nella natura che la rendono una delle aree più note e belle delle regioni alpine d’Europa. La Val d’Ossola è attraversata dal Fiume Toce, che nasce nella Val Formazza e si immette nel Lago Maggiore, chiamato così perché è il maggiore dei laghi presenti nella zona. Questo lago prealpino bagna con le sue sponde diversi territori come la Svizzera e le province italiane delle regioni Piemonte e Lombardia. Proprio per questa sua estensione che tocca zone diverse, le 12 isole che vi si sviluppano all’interno risultano suddivise nei territori del Piemonte, della Svizzera e della Lombardia, con dimensioni e caratteristiche differenti fra loro, dalle più piccole alle più grandi. Fra le più famose vi sono le Isole Borromee, la più rinomata delle quali è l’Isola Bella, caratterizzata da un imponente palazzo barocco che custodisce al suo interno fantastici tesori d’arte ed è circondato da uno splendido giardino che culmina nel Teatro Massimo. La più piccola delle isole invece è la cosiddetta Isola dei Pescatori famosa per i ristoranti dove si può degustare il pesce di lago e dove nel giorno di Ferragosto si svolge l’affascinante processione delle barche sul lago. La più grande delle isole invece è chiamata l’Isola Madre ed era qui che la famiglia Borromeo era solita soggiornare per intrattenere i propri ospiti. Perla indiscussa del Lago Maggiore è senza dubbio la splendida cittadina di Stresa, col suo affascinante lungolago e gli eleganti palazzi storici di stile liberty. Da sempre meta prediletta per amanti della natura e intellettuali, questo borgo, che si affaccia sulle Isole Borromee, si distingue per i suoi importanti eventi culturali, tra i quali spicca il famosissimo Stresa Festival, una delle più grandiose rassegne di musica classica d’Europa. Fiore all’occhiello della Valsesia, a pochi passi dal romantico Lago d’Orta, è possibile ammirare la Riserva speciale del Sacro Monte di Varallo, dichiarato nel 2003 patrimonio Unesco. Ha l’aspetto di una città fortificata costruita su una ripida parete rocciosa con mura, porte di ingresso e due piazze, una civile e una religiosa e rappresenta un vero e proprio gioiello di arte, maestranze e ingegno umano. Il Sacro Monte è stato progettato sul finire del XV secolo dal frate Bernardino Caimi, il quale, di ritorno da Gerusalemme, volle riprodurvi i luoghi sacri della Terrasanta. Il complesso è costituito da ben 44 cappelle e una Basilica, che nel corso del tempo sono stati arricchiti da stupendi affreschi e dipinti e popolati di sculture tridimensionali a grandezza umana che riproducono le diverse scene legate alla vita di Cristo e ai rispettivi luoghi in cui visse a Gerusalemme. 

Le Langhe, il Roero e il Monferrato

Le regioni storico-geografiche delle Langhe, del Roero e del Monferrato occupano un territorio che si estende prevalentemente nella parte meridionale del Piemonte, all’interno delle province di Cuneo, Asti e Alessandria. Nel 2014 questi luoghi sono stati inclusi nella lista Unesco dei beni Patrimonio dell’Umanità per la straordinarietà dei suoi paesaggi vitivinicoli, frutto di un connubio armonioso tra la natura e l’opera dell’uomo. Nel corso dei secoli, infatti, sono nate tradizioni, si sono affinate tecniche di coltivazione e processi di vinificazione grazie a cui si è riuscito a valorizzare al massimo l’incredibile ricchezza e la speciale morfologia di queste terre, dando vita ad eccellenze vinicole che danno lustro al Piemonte e all'Italia in tutto il mondo. Per capirne l’importanza basti pensare che questi sono i luoghi dove nasce il Barolo, il Barbaresco e il Barbera, così come il Dolcetto e il Nebbiolo. Ma oltre ai vigneti, che crescono rigogliosi su morbide colline pettinate, meravigliose sono le distese di noccioleti, i cui prelibati frutti sono alla base di tanti piatti e dolci tipici dal gusto raffinato come l’arrosto con la Nocciola IGP o il famosissimo Gianduiotto. La straordinaria varietà e bellezza paesaggistica di questi territori negli ultimi anni ha dato un forte impulso alla crescita di un turismo sostenibile e all’insegna del benessere, che ha permesso di scoprire anche un patrimonio storico- artistico di grande rilevanza, fatto di borghi antichi, roccaforti, castelli e chiese affrescate. Tra le meraviglie che possiamo ammirare in quest’area, troviamo La Morra, un paesino situato nelle Basse Langhe dove le attrazioni principali sono il Cedro centenario del Libano, che svetta maestoso su una collinetta e la coloratissima Cappella del Barolo, costruita nel 1914 per dare rifugio ai lavoratori dei vigneti della zona. Riconosciuto come “Borgo più bello d’Italia”, immerso nella parte occidentale delle Langhe è possibile ammirare Neive, che affascina per i suoi meravigliosi belvedere e il suo impianto medievale ancora intatto. Tra i centri maggiormente rinomati delle Langhe vi è senz’altro la storica città di Alba, che custodisce tesori e memorie uniche come le sue chiese, meravigliosi esempi di stili artistici e architettonici diversi e le affascinanti torri che adornano le piazze e le vie. Oltre ai rinomati prodotti vinicoli Alba si distingue anche per alcune eccellenze gastronomiche come il Tartufo bianco d’Alba e la Nocciola Tonda Gentile. Uno dei simboli di questi magnifici luoghi piemontesi è certamente il Castello di Grinzane Cavour, il cui nome rimanda al forte legame con la figura di Camillo Benso Conte di Cavour, che è stato sindaco del piccolo borgo di Grinzane fra il 1832 e il 1849. Con le sue architetture imponenti e le suggestive Sale Storiche, il Castello è oggi  sede del Museo delle Langhe e rappresenta un punto di riferimento storico e culturale dell’intera area. Nella parte nord-orientale della provincia di Cuneo, sulla riva sinistra del fiume Tanaro all’interno della regione del Roero, è possibile ammirare le Rocche, che si identificano come imponenti calanchi alti anche centinaia di metri che rendono il paesaggio più selvaggio alla vista. Famosa è la Rocca dei De Brayda conosciuta come Bra, una graziosa cittadina barocca che si distingue per le sue chiese e palazzi storici, come Palazzo Traversa, nonché per i suoi vini pregiati, fra i quali senz’altro spicca il pregiato Arneis. Immersi nell'incantevole territorio del Monferrato, troviamo tanti borghi che puntellano e affermano la loro presenza con i loro castelli e i bastioni costruiti con la pietra da Cantone, tipica della zona, che è alla base anche dei famosi Infernot, le storiche camere sotterranee usate come cantine per la conservazione dei vini e scavate proprio in questa pietra arenaria. Particolarmente suggestivo è Casale Monferrato, la “capitale” di questa storica regione, in cui risaltano la Cattedrale di S.Evasio, la Sinagoga in stile barocco e soprattutto il Castello del Monferrato, una cittadella fortificata che oggi è sede di numerosi eventi culturali e artistici. Tra i simboli del Monferrato vi è assolutamente lo splendido Sacro Monte di Crea, che si sviluppa nel Parco Naturale che porta il suo nome. Riconosciuto come territorio meritevole di rientrare nei Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia, il Sacro Monte ospita un importantissimo santuario mariano che è stato meta di pellegrinaggi fin dal Medioevo e nel 2003 è stato insignito del titolo di Patrimonio Unesco, per le sue architetture e i capolavori che custodisce.

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