Guida turistica dell'Emilia Romagna

Da sempre al centro di eventi storici fondamentali per la storia italiana ed europea, le terre e i luoghi dell’Emilia Romagna sono scrigni di bellezza artistica e paesaggistica, ricchi di città d’arte, di borghi, rocche, fortezze e castelli disseminati nelle antiche pievi e le dolci colline. Rinomatissima è la sua riviera, insieme ai colori e alla vivacità della sua industria artigianale che affonda le sue radici nella tradizione e nell’evoluzione storica. Immancabili i suoi sapori unici, propri di una tradizione culinaria tra le più conosciute e ricche d’Italia che divengono tappa obbligata per ogni suo visitatore.  

Bologna e i colli bolognesi

Situata ai margini meridionali della pianura padana a ridosso dei primi rilievi dell’appennino tosco-emiliano, Bologna è il centro dinamico e culturale dell’intera regione. E’ soprannominata “la Dotta, la Grassa e la Rossa” per la presenza dell’Università più antica d’Europa, risalente addirittura al 1088, per la sua cucina ricca e saporita che può vantare eccellenze italiane come la mortadella, il ragù e i tortellini e infine per il “mattone bolognese” con cui sono costruite le torri, i palazzi medievali e i caratteristici portici che, con una lunghezza di 40 km nel centro storico, nel 2021 sono stati inseriti nel patrimonio culturale dell’UNESCO. Il cuore di Bologna è Piazza Maggiore, luogo di incontro e di passaggio dei bolognesi, dei turisti e visitatori di ogni specie. Qui, sedendosi sul “crescentone”, la pavimentazione sopraelevata in granito bianco e rosa posta al centro della piazza, è possibile ammirare la Basilica di San Petronio, al cui interno sono custoditi capolavori di artisti del calibro di Francesco Francia, Lorenzo Costa, Parmigianino e Giovanni da Modena. Ma su questa splendida piazza si affacciano anche il meraviglioso Palazzo D’Accursio e il Palazzo del Podestà, mentre a pochi passi da Piazza Maggiore è possibile visitare il magnifico Palazzo dell'Archiginnasio, costruito su volere del cardinale Borromeo, che fu sede dell’Università e in cui vi è il bellissimo Teatro Anatomico, tutto in legno intagliato. Le due stupende torri medievali, la Torre degli Asinelli e la Torre Garisenda, si trovano nel cuore della città nel punto in cui passava l’antica via Emilia. Costruite per funzioni militari ed espressione di potenza della famiglia nobile committente, ad oggi, delle due, l’unica visitabile è la Torre degli Asinelli, alta circa 98 metri, da cui è possibile godere una spettacolare vista dell’intera città. Inoltre, essendo stata anche sede della corte papale, la città è ricca di importantissime chiese e siti religiosi, come la Basilica di Santo Stefano, conosciuta come Complesso delle Sette Chiese, in quanto il progetto originario prevedeva di realizzare un complesso che si rifacesse ai luoghi della passione di Cristo. Straordinario luogo di culto e pellegrinaggio è il Santuario della Madonna di San Luca, situato sul Colle della Guardia e collegato al centro della città da un porticato lungo ben 4 km con più di 600 arcate, che prende avvio da Porta Saragozza, una delle porte di ingresso alla città antica. Dolci e armoniosi colli fanno da cornice a momenti di spensieratezza e relax che è possibile vivere tramite passeggiate a piedi o in bici tra i vigneti e i campi del Parco della Chiusa e tra il verde Parco dell’Abbazia di Monteveglio. Tanti ancora sono i tesori nascosti sui crinali e gli altipiani bolognesi come Dozza, tra i borghi più belli d’Italia famosa anche per i suoi murales, Rocchetta Mattei e Savigno, famoso per il festival internazionale del tartufo bianco. 

Ferrara e le Valli di Comacchio

Ferrara sorge a pochi chilometri a sud di un'ansa del fiume Po a circa una cinquantina di km dal mar Adriatico. È comunemente chiamata “la città delle biciclette”, simbolo di uno stile di vita rilassato favorito dagli ampi spazi, dal territorio pianeggiante e dalle numerose vie percorribili solo a piedi o su due ruote. Le bellezze della città rinascimentale, inserite nel 1995 nel patrimonio culturale dall’UNESCO, sono il frutto della visione e dell’animo artistico dei D’Este, tra le più ricche e importanti famiglie europee a cavallo del XIV e del XV secolo. Questi vollero fare della città un vero e proprio punto di riferimento nell’architettura urbana rinascimentale per l’armonia e la gestione degli spazi e degli edifici più importanti. Sotto questo aspetto, stupendo per la sua imponenza è il Castello Estense, pensato sia come sede delle officine, dei magazzini e delle scuderie delle milizie, sia come residenza nobiliare. Tra gli interventi più importanti che la famiglia D’Este compì nella città, certamente vi è la cosiddetta “Addizione Erculea”, voluta nel 1492 da Ercole D’Este. Cuore di questa parte di Ferrara è quello che è stato definito come “Quadrivio degli angeli”, punto in cui si incontrano tre stupendi palazzi: Palazzo Turchi di Bagno, Palazzo Prosperi-Sacrati e soprattutto Palazzo dei Diamanti, frutto del genio dell’architetto Biagio Rossetti, il quale creò una facciata composta da blocchi di marmo bianco e strati di rosa che generano splendidi giochi di luce. Un altro spettacolare esempio dell’architettura rinascimentale ferrarese è il Palazzo Schifanoia, fatto costruire da Alberto V D’Este nel 1385 come luogo di ozio, famoso per l’incredibile ciclo di affreschi che decorano il cosiddetto Salone dei Mesi. A pochi passi dal Castello Estense si trova l’ingresso alla Piazza del Municipio, con il famoso Scalone d’Onore da cui si accedeva alla prima residenza dei D’Este, ma soprattutto si trova il sontuoso Duomo di San Giorgio con la sua facciata in marmo bianco, le logge, lo splendido portico e il campanile attribuito a Leon Battista Alberti che si affaccia sulla raffinata Piazza Trento Trieste. Questo è il luogo prediletto per il passeggio sul famoso marciapiede detto “il listone” grazie al quale ci si può fermare presso i negozi nella Loggia dei Merciai, un tempo sede di botteghe di artigiani e mercanti. Importante anche la ricca tradizione gastronomica che annovera fra le pietanze più famose i cappellacci di zucca, il particolare pane detto “coppia ferrarese” e l’anguilla. Quest’ultima, in particolare, è la regina della tavola in una zona molto affascinante del territorio ferrarese, che è quella di Comacchio. Definita “la piccola venezia” per i suoi canali, i ponti e i riflessi di luce sull’acqua, questa città incanta perché avvolta dalla magia tipica della laguna. Sorge infatti su ben tredici isole ed è considerata la capitale della parte emiliano-romagnola del Parco del Delta del Po. Famoso è il Trepponti, un ponte ad arco costruito per scopi difensivi con due torri e cinque scalinate. Spettacolari sono le Valli di Comacchio, visitabili anche tramite percorsi in bici o in “batana”, la tipica imbarcazione comacchiese grazie alla quale è possibile godere dell’incanto di questi luoghi.

Modena e Maranello

Situata nella Val Padana in un territorio totalmente pianeggiante, Modena stupisce per le sue meraviglie di arte romanica, dichiarate patrimonio UNESCO nel 1997. Emblema di questa vivace città emiliana è il Duomo dedicato a Santa Maria Assunta e San Geminiano, la cui posa della prima pietra risale al 9 Giugno 1099. L’originalità di questo capolavoro si deve al genio dell’architetto Lanfranco e all’estro dello scultore Wiligelmo, che con i suoi rilievi e decorazioni pieni di simbologia rendono l’intera facciata del Duomo un vero e proprio libro narrativo a cielo aperto. Accanto al Duomo si sviluppa l’imponente torre campanaria, chiamata Ghirlandina, alta quasi 90 metri e tuttora funzionante. Salendo sulla torre si può godere di una magnifica vista sulla città e sulla sottostante Piazza Grande, luogo nevralgico della città in cui da sempre risiedono il potere politico e religioso. Accanto al Duomo si erge la Torre dell’Orologio del Palazzo Comunale, in cui, oltre alle splendide sale, è presente l’Acetaia comunale che custodisce le botti dell’Aceto balsamico tradizionale di Modena, eccellenza eno-gastronomica tanto amata anche dalla potente famiglia degli Estensi. Detentori del potere in città per lungo tempo, agli Estensi si devono molti interventi e realizzazioni di assoluto valore artistico, fra le quali spicca il Palazzo Ducale, tra le più sontuose regge a livello europeo, che oggi ospita la prestigiosa Accademia Militare. La città di Modena si distingue anche per la sua ricca cucina, che spazia dalle gustosissime tipologie di pasta ripiena, passando per le tigelle fino ad arrivare allo gnocco fritto, protagonista delle numerose osterie del centro e del Mercato Albinelli, che di giorno movimentato mercato coperto e di sera luogo di aperitivo in cui poter degustare tanti prodotti tipici. La vivacità di questa città è frutto non solo della sua lunga storia ma anche del talento di tanti suoi personaggi illustri, come il tenore Luciano Pavarotti ed Enzo Ferrari, imprenditore e creatore del marchio automobilistico italiano famoso in tutto il mondo. Per questo una tappa imperdibile è certamente la visita al vicino borgo di Maranello in cui è presente il magnifico stabilimento della Ferrari dove vengono realizzate le eleganti autovetture e la monoposto di formula uno, tutte testate all'interno del circuito adiacente di Fiorano. Di assoluto impatto simbolico è la Galleria del Vento, opera realizzata dall'architetto Renzo Piano per omaggiare la velocità e la grandezza di questa eccellenza modenese e italiana nel mondo.        

Reggio Emilia e i castelli matildici

Posta esattamente nel cuore della Pianura Padana, Reggio Emilia è universalmente riconosciuta come “la città del Tricolore”, in quanto è qui, esattamente all’interno dei locali dell’archivio comunale, che il 7 gennaio 1797 i rappresentanti delle città libere di Reggio, Modena, Bologna e Ferrara si riunirono per proclamare la Repubblica Cisalpina. La bandiera presentava tre bande verticali di colore verde, bianco e rosso, che venne poi adottata come bandiera nazionale dal 1848. Conosciuta e rinomata per la produzione del Parmigiano Reggiano, questa tranquilla cittadina emiliana racchiude luoghi di assoluto valore artistico e architettonico. Piazza Prampolini, comunemente detta Piazza Grande, ospita la Torre dell’Orologio di Palazzo di Monte Pietà e la Torre del Bordello che affianca il Palazzo Municipale. Importantissimi sono il Battistero di San Giovanni e l’antico Duomo dedicato alla Madonna Assunta su cui domina, nella torre sulla facciata, la Madonna con Bambino e i coniugi Fiordibelli, nella cui cappella omonima all’interno della chiesa sono conservati dipinti del pittore Guercino. La città ospita anche altri capolavori del celebre pittore barocco come La Crocifissione di Cristo, con ai piedi la Madonna e i Santi Maria Maddalena, San Giovanni e San Prospero, presente nella Basilica della Ghiara, luogo spirituale molto importante nella città. A fianco del Duomo, si snoda il particolarissimo passaggio coperto del Broletto, utilizzato anticamente come ingresso dell’area cimiteriale e che ora, grazie ai successivi interventi settecenteschi, è diventato un luogo scenografico e decorato in cui sono presenti negozi e botteghe e che porta direttamente a Piazza San Prospero, con la chiesa a lui dedicata in quanto patrono della città, che ne custodisce le spoglie. Molti sono i personaggi illustri nati in questa città come i poeti Ludovico Ariosto e Matteo Maria Boiardo, oppure che hanno lasciato segni tuttora visibili come la Grancontessa Matilde di Canossa, donna che nell’XI secolo si distinse per fede, fermezza, autorità e virtù diplomatiche e che fu erede di un importantissimo territorio il cui cuore era la zona che andava dall’Appennino reggiano alla Val d’Enza, a cavallo tra Parma e Reggio Emilia. Le Terre di Canossa racchiudono tesori inestimabili come i cosiddetti Castelli Matildici che è possibile visitare seguendo i percorsi della Via Matildica del Volto Santo. Tra i rilievi dell’Appennino incanta il Castello di Carpineti che è stata privilegiata sede diplomatica che ospitò pontefici, imperatori, re e duchi; pochi chilometri più a nord troviamo l’elegante Castello di Sarzano nel comune di Casina, e a seguire i resti dell’imponente Castello di Canossa e il Castello di Rossena, un vero gioiellino in cui è possibile pernottare. Sui colli che circondano il comune di Quattro Castella troviamo una delle residenze abituali della Contessa di Canossa, il Castello di Bianello, oggi inserito in un’oasi naturale protetta. Imperdibili sono ancora la Rocca di Montecchio Emilia, in piena Val d’Enza e la Rocca dei Boiardo, all’interno del centro di Scandiano.   

Parma e i luoghi del parmiggiano

Nella parte settentrionale dell'Emilia-Romagna, lungo l’antica via Emilia, sorge Parma, una città signorile ed elegante famosa per la sua arte e per essere una delle capitali della musica, in quanto qui sono nati Giuseppe Verdi e Arturo Toscanini. Di assoluta rilevanza culturale sono i numerosi eventi di musica lirica tra i quali spicca il Festival Verdi che si svolge nel magnifico Teatro Regio. Questa ricca città emiliana ha in sé luoghi unici da esplorare, come la Piazza Duomo, tra le più belle al mondo, col suo Battistero ottagonale in marmo rosa e le sue splendide decorazioni e rifiniture, il Palazzo Vescovile e la Cattedrale di Santa Maria Assunta, fantastico esempio di romanico-padano in cui è custodito il magnifico ciclo di affreschi realizzato dal Correggio nella cupola. Altre opere dell’artista sono conservate anche nella meravigliosa Camera di San Paolo e nel Monastero di San Giovanni Evangelista. Anche il celebre pittore cinquecentesco Girolamo Francesco Maria Mazzola, detto il Parmigianino, nacque proprio a Parma e arricchì la città con altri stupendi capolavori come quelli presenti nella Chiesa della Steccata. Di grande impatto è poi il Palazzo della Pilotta, chiamato così perchè nel lungo cortile i soldati nei momenti di pausa amavano giocare “alla pelota”. Si tratta di un complesso di edifici originariamente sorti come appendice dell’adiacente Palazzo Ducale e che a seguito di successivi ampliamenti è divenuto simbolo del potere ducale della famiglia Farnese che governò queste terre dal 1545 al 1731. Oggi è sede di un importante polo museale costituito dalla Biblioteca Palatina, il Museo Archeologico Nazionale e la Galleria Nazionale, in cui si trovano capolavori unici del Parmigianino e Correggio, ma anche del Beato Angelico, Tintoretto, Leonardo Da Vinci, Guercino e Carracci. La città ospita anche l’importante Teatro Farnese, gioiello unico per le sue ingegnerie sceniche assunte poi a modello per molti altri teatri nel mondo. Parma è dunque una città piena di arte e cultura ma non è da meno anche per la sua creatività gastronomica, che nel 2015 le valse addirittura il titolo di Città creativa UNESCO per la gastronomia. La sua variegata cucina vanta prodotti di eccellenza veri e proprio marchi italiani conosciuti nel mondo, come il famosissimo Prosciutto crudo DOP di Parma, il culatello, nato nel paese di Zibello, o il salame di Felino. Il più conosciuto di tutti è ovviamente il Parmigiano Reggiano, il formaggio più famoso al mondo, frutto della simbiosi e dell’equilibrio di materie prime specifiche e della sapienza di quanti ne hanno nel tempo perfezionato la lavorazione, a cominciare dai monaci benedettini e cistercensi dei vari monasteri e abbazie presenti nei territori tra le province di Parma e Reggio Emilia.  

Piacenza e i colli piacentini

Alla fine della via Emilia, al confine con la Lombardia e sulla riva destra del fiume Po, sorge Piacenza, soprannominata “la Primogenita” da Carlo Alberto, in quanto fu il primo comune a votare con un plebiscito l’annessione al Piemonte il 10 maggio 1848. La posizione strategica l’ha resa “terra di passo”, come l’ha definita Leonardo da Vinci, per papi, sovrani, poeti, milizie e templari e per questo concentra in sé tracce di una storia dalle radici profonde e memorie di eventi cruciali. Il centro storico piacentino si caratterizza per il colore rosso dei mattoni con cui sono stati costruiti gli edifici e i numerosi palazzi storici. Tra questi certamente spicca per bellezza e fascino il Palazzo Gotico, con i suoi marmi rossi di Verona, che si trova nella bella Piazza dei Cavalli, chiamata così per le meravigliose statue equestri di bronzo che raffigurano Alessandro Farnese e il figlio Ranuccio. La Cattedrale romanica dedicata a Santa Maria Assunta e Santa Giustina custodisce tesori di inestimabile valore artistico e culturale, come gli affreschi del Guercino nella cupola. A pochi passi dal Duomo vi è un altro esempio di architettura romanica che è la Basilica di S.Antonino, patrono della città, scenario di un fondamentale evento storico medievale in quanto è qui che iniziarono i colloqui della Pace di Costanza tra Federico Barbarossa e i comuni italiani. Di assoluto rilievo è la Chiesa di Santa Maria di Campagna, luogo da cui Papa Urbano II diede l’ordine per iniziare la prima Crociata in terra santa nel 1095, oltre ad essere stupenda custode degli affreschi del Pordenone. Ma ancora tanti sono i tesori che possiamo trovare lungo le vie eleganti e ordinate di Piacenza, come il ricco polo museale dei Musei Civici a Palazzo Farnese, famoso per il tondo di Botticelli raffigurante la Madonna adorante il Bambino con San Giovannino conservato nella Pinacoteca o il particolare Fegato Etrusco presente nel Museo Archeologico. Altri capolavori da ammirare sono presenti nella Galleria Alberoni, dove è possibile restare incantati dall’espressione drammatica dell’Ecce Homo, o Cristo alla colonna di Antonello da Messina, così come vale la pena perdersi nelle suggestioni delle opere dei Macchiaioli custodite nella Galleria Ricci Oddi, che può vantare tra gli altri anche opere come “Il Ritratto di Signora” di Gustav Klimt. Incastonata tra il fiume Po e gli Appennini, le terre della provincia piacentina si distinguono per le verdi colline, le tante meraviglie medievali, le valli di lavanda, i vigneti e i corsi d’acqua. L’area dei Colli Piacentini si divide in quattro zone: la Val d’Arda, dove è possibile trovare molte aree naturali e i castelli più belli della provincia di Piacenza come quello di Castell’Arquato e di Vigoleno, famosa anche perché vi si sono girate molte scene del film Ladyhawke; la Val Nure con i suoi bellissimi paesaggi boschivi e in cui spicca il borgo di Grazzano Visconti, con il suo maestoso castello. La Val Trebbia, definita da Hemingway come “la valle più bella al mondo”, che ha in sé tesori come Bobbio, con il Castello Malaspina dal Verme e lo stupendo Ponto Gobbo, il Castello di Rivalta e l’Abbazia di San Colombano. Infine, la Val Tidona, con i suoi colori unici, i proficui vigneti e i campi di lavanda.

La provincia di Forlì - Cesena

Situata al centro della Romagna, tra le colline e il mare della riviera, la provincia di Forlì-Cesena si caratterizza per il buon vivere e per la sua cucina che spazia dai piatti di montagna, come i cappelletti e i passatelli in brodo, a quelli più marinari fino ad eccellenze vinicole come il Sangiovese e il Trebbiano. Importanti e rinomati sono anche i suoi castelli, le residenze nobiliari, le fortezze e monumenti come la Piazza Aurelio Saffi, simbolo della città di Forlì, dove spicca l’Abbazia di San Mercuriale, primo vescovo della città, punto di riferimento per i suoi abitanti grazie al suo maestoso campanile. Imperiosa è pure la Torre Civica o dell’Orologio che sovrasta il Palazzo Comunale, mentre i quattrocenteschi Palazzo Podestà e Palazzo Albertini donano signorilità alla piazza così come tutto il loggiato del Palazzo delle Poste. Di assoluto valore artistico è il Complesso Museale di San Domenico, che ospita la Pinacoteca in cui sono custoditi capolavori di pregio come l’Ebe di Antonio Canova. Molti degli edifici e degli arricchimenti in città si devono alla famiglia Ordelaffi che nel medioevo governò queste terre, anche se la signora indiscussa di forlì fu Caterina Sforza a cui è intitolata la bellissima Rocca di Ravaldino ultimata nel 1480 come struttura difensiva fortificata e oggi sede di eventi culturali di grande rilievo.

Adagiata sulle accoglienti colline romagnole Cesena è un vero e proprio gioiello per la sua arte, la dinamica economia agricola e le forti memorie storiche. Simbolo dell’intera città è la Rocca Malatestiana, una fortezza dalla grande mole costruita sul Colle Garampo e immersa all’interno del Parco della Rimembranza con una corte al cui interno vi è una cittadella fortificata con due imponenti torri, la Torre Maestra e il Palatium, che ospita il Museo dell’Agricoltura. La Rocca è di certo una testimonianza straordinaria del potere della famiglia dei Malatesta che governarono Cesena dal 1378 al 1465 e che nel XIV secolo, grazie all’illuminato principe Malatesta Novello, edificarono la straordinaria Biblioteca Malatestiana, la prima biblioteca civica d’Italia, iscritta nel 2005 dall’UNESCO nel registro delle memorie del mondo. Sempre alla raffinata lungimiranza dei Malatesta risale l’ideazione e la realizzazione di un altro simbolo di Cesena, la magnifica Piazza del Popolo, dove catturano lo sguardo il Palazzo Comunale, l’elegante Rocchetta di Piazza, la Loggetta Veneziana che ospita il Museo di Scienze Naturali e la cinquecentesca Fontana Masini. Sul Colle Spaziano, svetta l’affascinante Abbazia benedettina di Santa Maria del Monte, importante punto di riferimento culturale durante il governo dei Malatesta e che racchiude tesori come gli affreschi nella cupola di Giuseppe Milani e una collezione di ex-voto tra le più importanti d’Europa. Al di là delle meraviglie del centro storico, tra i luoghi più suggestivi troviamo Villa Silvia-Carducci, nella frazione di Lizzano, che fu residenza del grande poeta Giosuè Carducci e soprattutto Cesenatico, il caratteristico borgo marinaro, col suo bellissimo centro storico e il Porto Canale, disegnato da Leonardo da Vinci, simbolo e vanto dei suoi abitanti.

Ravenna e i suoi mosaici

Situata a pochi chilometri dal Mar Adriatico, tra i caratteristici colli della Romagna, le verdi campagne e i canali, Ravenna è una città dalla bellezza incommensurabile per i gioielli artistici di cui è adornata. E’ stata infatti per ben tre volte capitale tra il V e l’VIII secolo d.c, rispettivamente dell’Impero Romano d’Occidente, del Regno dei Goti di Teodorico e dell’Impero Bizantino. Questo ha fatto sì che fosse il centro politico e di conseguenza anche culturale degli eventi e di tutti i passaggi storici più importanti di quel periodo e soprattutto luogo di incontro di tradizioni e maestranze artistiche e architettoniche che donarono alla città uno splendore unico al mondo. Ravenna è conosciuta come la città dei mosaici, assoluti capolavori dell’arte paleocristiana e bizantina distribuiti all’interno di otto siti dichiarati dall’UNESCO patrimonio dell’umanità. Prima tappa del cammino alla scoperta dei luoghi dei mosaici ravennati è il Mausoleo di Galla Placidia, commissionata dall’imperatrice omonima come ultima dimora per sé e la sua famiglia. Al suo interno subito si è catturati da una magia senza tempo, dai temi dell’iconografia della vittoria della vita eterna sulla morte. Nel centro storico della città, nei pressi della Cattedrale Della Resurrezione di Nostro signore Gesù Cristo, risplendono i mosaici della Cappella Arcivescovile o di Sant’Andrea e quelli del Battistero Neoniano o degli Ortodossi, in cui Carl Gustav Jung raccontò di aver “vissuto una delle esperienze più strane della sua vita” per le suggestioni che i mosaici gli generarono. Tra stucchi e marmi che decorano la struttura ottagonale risaltano capolavori come il medaglione al centro della cupola in cui è raffigurata una delle scene più antiche e meglio conservate del Battesimo di Cristo nel fiume Giordano. Questa iconografia inoltre è presente in un altro straordinario edificio paleocristiano che è il Battistero degli Ariani, costruito per volere del re dei Goti Teodorico. Altro luogo di assoluto valore artistico è la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, voluta sempre dal sovrano Teodorico come punto di riferimento del culto ariano, al cui interno è custodito il portentoso ciclo di mosaici dedicati al Nuovo Testamento, tra i più antichi al mondo. Vicino al Mausoleo di Galla Placidia, spicca invece per straordinaria magnificenza e raffinata lavorazione la Basilica di San Vitale, consacrata dal vescovo Massimiano nel 547 d.c. all’interno di quella che era una zona piena di case signorili. Altrettanto imponente è il Mausoleo di Teodorico, che impressiona per la sua architettura e in particolare per la grande cupola monolitica. Ravenna, speciale per la sua storia, ha anche visto passare molti personaggi illustri che qui hanno soggiornato e che hanno, a volte, visto terminare qui i loro giorni. Su tutti il padre della letteratura italiana, Dante Alighieri, che qui visse durante gli ultimi anni del suo esilio ospite della famiglia Da Polenta fino alla sua morte nel 1321. Molti sono i luoghi legati al poeta per eccellenza, in particolare quelli della cosiddetta “zona del silenzio”, in cui sono presenti oltre alla sua Tomba anche la Basilica di San Francesco, con i suoi meravigliosi e antichi chiostri, il Museo di Dante e il Quadrarco di Braccioforte, una vera oasi di serenità e silenzio.

Rimini e la Riviera romagnola

Conosciuta da sempre come meta privilegiata di ogni vacanziero, Rimini si affaccia sul Mar Adriatico col suo ampio litorale ed è abbracciata dai morbidi colli romagnoli. Le sue chilometriche spiagge, grazie al portentoso ingegno, all’accoglienza e alla capacità imprenditoriale dei suoi abitanti, sono diventate luogo e punto di riferimento per l’industria balneare. Con i suoi coloratissimi stabilimenti, gli alberghi e le mille idee di intrattenimento, Rimini offre infinite possibilità di divertimento e relax tra serate ed eventi in discoteca, aperitivi in spiaggia o passeggiate in bici o a piedi, magari gustando la tipica piadina romagnola. Lontano dalla movida della costa, è possibile scoprire una città ricca di storia e di millenarie bellezze artistiche ed architettoniche che convivono in un perfetto equilibrio all’interno del suo splendido centro storico. Sotto questo aspetto, risulta quasi d’obbligo iniziare dal maestoso Arco di Augusto, tra i simboli della città, per poi ammirare lo spettacolare e perfettamente conservato Ponte di Tiberio, che, consentendo il passaggio sul fiume Marecchia, era anticamente un punto di congiunzione fondamentale per le vie dell’Impero e che oggi permette di addentrarsi nel suggestivo borgo dei pescatori di San Giuliano. Oltre alle straordinarie testimonianze romane, a Rimini possiamo trovare meravigliose memorie medievali ammirabili in particolar modo in Piazza Cavour, stupenda per i suoi palazzi storici e per il Teatro neoclassico Amintore Galli. Tuttavia è a Sigismondo Pandolfo Malatesta, che qui governò nel Quattrocento, che si devono meraviglie e veri e propri gioielli architettonici, simboli di potere e grandezza della casata riminese. Tra queste, assolutamente incantevole è il Tempio Malatestiano, la cui facciata è opera dell’indiscusso genio di Leon Battista Alberti, al cui interno sono custoditi capolavori come il Crocifisso di Giotto e l’affresco di Piero della Francesca. Alle spalle di Piazza Cavour e del Teatro Galli, troviamo invece un altro segno della prestigiosa signoria dei Malatesta, il Castello di Sismondo, costruita, anche grazie alla preziosa consulenza di Filippo Brunelleschi, per fungere sia da residenza che da fortezza. Esso risalta senz’altro per la possenza delle mura, il cortile interno e i maestosi edifici con cui si articola, oggi sedi di mostre ed eventi culturali. Di grande innovazione è il Fellini Museum, nato con l’idea non solo di ricordare ma anche di esaltare il talento e il genio del grande regista che proprio a Rimini nacque nel 1920. Anche nei dintorni della città, tra i vigneti di Sangiovese adagiati sui caratteristici colli romagnoli e all’interno degli splendidi borghi disseminati sul territorio, è possibile trovare le tracce di una storia dalle radici forti. Molte sono le rocche e i castelli che svettano sulle leggere alture così come resti di cinte murarie e fortificazioni. Tra questi, pregevole e degna di nota è la Fortezza di San Leo, edificata su di un monte il cui panorama ricco di strapiombi e scorci naturalistici regala un’atmosfera senza tempo. E’ da qui che nasce la famosa e potente famiglia dei Montefeltro, l’altra grande casata rinascimentale che contendeva ai Malatesta il potere su queste zone. Magnifica è anche la Rocca di Santarcangelo di Romagna, un bellissimo borgo medievale, in cui è possibile respirare l’essenza di questi luoghi, con i suoi sapori, le piazzette e i palazzi signorili, tra i quali ancora resistono antiche botteghe come la Stamperia Artigiana Marchi, che utilizza ancora un originale e unico mangano del ‘600 per la produzione dei tessuti stampati artigianalmente.

San Marino e il monte Titano

Incastonata tra l’Emilia Romagna e le Marche, sorge l’affascinante Repubblica di San Marino. Una leggenda vuole che sia stata fondata nel 301 d.c. da San Marino, un tagliapietre che dalla Dalmazia si rifugiò sul Monte Titano per sfuggire alle persecuzioni dell’imperatore Diocleziano. Si racconta che il Santo prima di morire avesse pronunciato queste parole:”Vi lascio liberi da ambedue gli uomini”, con il chiaro riferimento all’imperatore e al papa. Da allora questa frase è divenuta un motto e una missione per i suoi abitanti che nei secoli a seguire riuscirono a mantenere intatta e a proteggere la libertà e l’indipendenza della repubblica più antica al mondo. Oggi lo Stato è costituito da nove castelli a cui fanno riferimento altrettanti ambiti amministrativi: città di San Marino, che è la capitale, Borgo maggiore, Serravalle, Acquaviva, Chiesanuova, Domagnano, Faetano, Fiorentino e Montegiardino. Camminare tra le vie della città di San Marino è come entrare all’interno di una fiaba, con le sue atmosfere medievali, i palazzi storici dalle massicce facciate, le stradine piene di negozietti e botteghe e il sali e scendi di vicoli e scalinate. Fulcro del centro storico è certamente Piazza della Libertà, fantastica per il panorama che da lì è possibile ammirare tra le fiere bandiere bianco-azzurre, i colori di Stato, e dove svetta il Palazzo Pubblico o del Governo in cui, specie nel periodo estivo, si svolge il caratteristico cambio della guardia. Dietro al Palazzo Pubblico, troviamo la meravigliosa Cava dei Balestrieri, in cui ogni anno il 3 Settembre, giorno della fondazione della Repubblica, si svolge il pittoresco Palio delle Balestre. Salendo lungo le vie del centro si giunge ad uno dei simboli per eccellenza di San Marino, le Tre Torri medievali unite dal sinuoso e romantico Passo delle Streghe, uno stretto percorso murario fortificato da cui è possibile godere di viste e panorami mozzafiato dall’alto del maestoso Monte Titano e che un tempo costituivano la principale struttura difensiva dagli attacchi dei Malatesta, signori di Rimini. La prima è la Torre Rocca o Guaita, ed è la più antica, mentre la seconda, Torre Cesta o Fratta, svetta sul punto più alto del monte con la sua struttura pentagonale e oggi ospita il Museo delle Armi Antiche. La terza, invece, è la Torre Montale, la più piccola e l’unica non visitabile, che originariamente veniva utilizzata come carcere. Particolarmente interessanti per il loro valore storico e artistico sono il Museo di Stato in cui sono custodite tantissime memorie della storia a tratti leggendaria di questa piccola ma grandiosa Repubblica e in cui è presente un’importante Pinacoteca. Curioso e suggestivo è il Museo della Tortura, in cui è possibile effettuare un vero e proprio viaggio alla scoperta dei principali strumenti per infliggere dolore ai malcapitati.

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