Guida turistica della Campania

Denominata dagli antichi romani “Campania Felix” per la fertilità dei suoi terreni e i paesaggi meravigliosi, la Campania è una regione di straordinaria bellezza. Tra costiere mozzafiato, mare dalle incantevoli sfumature, città d’arte e borghi dalle forti identità, innumerevoli sono i luoghi da scoprire e vivere, così come tanti sono i sapori da gustare e le tradizioni enogastronomiche di eccellenza. È la patria della pizza e della mozzarella di bufala DOP, così come di vini pregiati e dolci raffinati. La Campania custodisce tradizioni culturali uniche, frutto dei tanti popoli che vi si sono insediati e che hanno lasciato favolose testimonianze artistiche e architettoniche, nonché un patrimonio di storie e leggende legate indissolubilmente alla bellezza di questi luoghi. 

Napoli

Conosciuta in tutto il mondo per il suo fascino, Napoli sorge sulle sponde dell’omonimo golfo tra la penisola sorrentina e i campi flegrei, su una piana che prende il nome dal Vesuvio. È una città dai mille volti e colori, dinamica e piena di fermento sociale e culturale. Ricca di tradizioni, da quella gastronomica in cui spicca l’immancabile pizza napoletana a quelle popolari fatte di folklore, riti scaramantici, simboli, maschere e parole gelosamente custodite dai suoi abitanti. Importantissima è poi la sua tradizione musicale e teatrale, capace nel tempo di definire e creare stili e scuole di assoluto livello. La storia di questa città é stata un susseguirsi di eventi e di popoli che hanno visto in Napoli un centro fondamentale e nevralgico. Per questo motivo oggi possiamo godere di un patrimonio artistico e architettonico immenso fatto di strade, monumenti, tantissime chiese e palazzi storici su cui è possibile scorgere le tracce e i segni di una storia lunghissima. Dal 1995 l’UNESCO ha dichiarato il centro storico di Napoli patrimonio dell’umanità, un museo a cielo aperto. Nella zona a ridosso del mare, troviamo due simboli maestosi nella splendida cornice del Golfo di Napoli: il Castel dell’Ovo, stupenda fortezza difensiva situata sull’isolotto di Megaride e il Maschio Angioino, l’imponente castello fatto costruire nel XIII secolo da Carlo I d’Angiò. A pochi passi, affacciato sulla bellissima Piazza del Plebiscito, è situato il Palazzo Reale, costruito nel 1600 dal vicerè spagnolo Ferdinando Ruiz de Castro, mentre adiacente ad esso si colloca il Teatro San Carlo, simbolo della cultura musicale e lirica partenopea. Addentrandoci nel centro storico, dopo aver ammirato la signorile Galleria Umberto I, si può accedere a Spaccanapoli, una delle arterie principali della città, chiamata così perchè divide Napoli in modo netto da nord a sud. Lungo questa via sono presenti delle stupende chiese storiche, come la Chiesa di San Domenico Maggiore, la Chiesa del Gesù Nuovo e soprattutto il Complesso di Santa Chiara, fatto costruire in stile gotico nel 1310 da Roberto d’Angiò, all’interno del quale vi è un meraviglioso chiostro maiolicato. Simbolo religioso per tutti i napoletani è la Cattedrale di Santa Maria Assunta, chiesa risalente al XIII secolo, al cui interno è presente la Cappella del Tesoro di San Gennaro, patrono molto caro ai napoletani per il quale nutrono una devozione particolare. Molto caratteristica è poi via San Gregorio Armeno, meglio conosciuta come “la via dei presepi”, in cui sono presenti le tante botteghe che portano avanti la raffinata arte dei presepi. Molti dei tesori di Napoli sono custoditi nei tanti musei che si trovano in città. Imperdibile è certamente il MANN, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, all’interno del quale troviamo moltissimi reperti delle antiche città romane Pompei ed Ercolano. Gioiello di indiscusso valore artistico è la Cappella di Sansevero, dove è possibile ammirare lo straordinario Cristo Velato di Giuseppe Sanmartino, così come magnifico è il Museo di Capodimonte, situato all’interno di una maestosa residenza borbonica posta su un colle che si innalza sulla città. Sul colle Vomero si collocano Castel Sant’Elmo e soprattutto la Certosa di San Martino, che tra le sue meraviglie offre una vista stupenda su tutto il golfo. Incantevole, adagiato su una collina verdeggiante a ridosso del mare, si sviluppa il quartiere marittimo di Posillipo, con le sue favolose vie panoramiche che attraversano la frastagliata costa e i bellissimi parchi, come il Parco Vergiliano, il Parco Archeologico di Pausilypon e il suggestivo Parco sommerso di Gaiola. Unico nel suo genere è il Parco Archeologico dei Campi Flegrei, che custodisce i tesori archeologici di un’area caratterizzata da un'intensa e continua attività vulcanica.    

Salerno

Salerno sorge sulle sponde del suo omonimo golfo tra la Costiera Amalfitana e la Piana del Sele. E’ particolarmente ricercata durante il periodo natalizio per le suggestive Luci d’Artista e conserva pregiati tesori e luoghi tutti da scoprire. Il bellissimo Lungomare Trieste offre la possibilità di rilassarsi passeggiando lungo un viale alberato da cui poter ammirare le meraviglie del golfo. Particolarmente suggestiva è Piazza Flavio Gioia, chiamata “la Rotonda” per via della conformazione e della disposizione dei palazzi che l’attorniano, mentre percorrendo l’adiacente Corso Vittorio Emanuele ci si addentra in Via dei Mercanti, la via storica più importante di Salerno. Da sempre luogo di botteghe e attività commerciali, essa rappresenta la principale porta di accesso per il centro storico, dove ritroviamo le tracce di un passato importante che ha visto Salerno capitale del Principato longobardo prima e del Ducato di Puglia e Calabria dopo la conquista normanna. Tra i vicoli stretti e lunghi possiamo notare parti di affreschi, colonne di antichi edifici romani inglobati in palazzi storici, archi normanni e contrafforti, nonché i resti di un fantastico Acquedotto Medievale. Su Via dei Mercanti è collocato il Palazzo Pinto, residenza seicentesca di una delle famiglie nobili salernitane al cui interno vi è la Pinacoteca Provinciale. Nella Piazza Sedile di Largo Campo troviamo lo splendido Palazzo Genovese e una fontana decorata con statue raffiguranti delfini e maschere grottesche, detta "del Vanvitelli". Poco distante è possibile addentrarsi nell’antico quartiere delle Fornelle, oggi rivalutato grazie al progetto Muri d’Autore, dedicato al poeta Alfonso Gatto che nacque proprio in questo quartiere. Molte sono le chiese dal gran valore artistico ed architettonico, come il Complesso di Santa Sofia e soprattutto il Duomo di Salerno, voluto da Roberto il Guiscardo e consacrato nel 1084 da Papa Gregorio VII, rifugiatosi in città per sfuggire all’imperatore Enrico IV. Stupendo è il quadriportico romanico antistante al portone di ingresso, costituito da colonne tutte diverse ricavate dall'antico foro romano. Bellissimo il loggiato sovrastante e il campanile arabo-normanno che svetta con i suoi 52 metri. Nonostante il Duomo abbia subito numerosi rifacimenti è possibile ammirare ancora i meravigliosi amboni decorati con mosaici e sculture risalenti al XII secolo. Ma il tesoro inestimabile di questa stupenda chiesa è senz’altro la Cripta barocca in cui sono custodite le spoglie di San Matteo, patrono della città. Splendidi gli affreschi che ornano le volte dove sono raffigurate scene del Vangelo di Matteo ed episodi importanti della storia di Salerno. Nella parte più antica del centro storico, accanto al signorile Palazzo Fruscione, si trova il Complesso di San Pietro a Corte, che nel tempo ha svolto diverse funzioni: da luogo termale romano a chiesetta e cappella privata di Arechi II. Al Principe longobardo si deve l’edificazione del Castello Arechi, simbolo che domina la città e da cui è possibile godere di una vista mozzafiato. Un luogo particolarmente importante per la sua storia e funzione sono i Giardini della Minerva. Situati nella parte alta di Salerno costituiscono un orto botanico che nel corso del medioevo fungeva da laboratorio didattico per gli studenti della famosa Scuola Medica Salernitana, la più antica università laica di medicina d’Europa. Nei pressi di Salerno, incantevole è Cava de’ Tirreni, un’antica città in cui spicca la zona del Borgo Scacciaventi, centro nevralgico di commerci e attività caratterizzato da una stupenda via fiancheggiata da portici. Meravigliosa è l’Abbazia Benedettina della SS.Trinità, risalente all'XI secolo in cui sono custoditi tesori unici, come la Basilica e la sala del Capitolo, il chiostro e il Cimitero longobardo. Di straordinaria importanza storica è inoltre il Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano-Faiano “Etruschi di frontiera”, che conserva ed espone il magnifico patrimonio etrusco rinvenuto nell’area picentina. 

Caserta

Situata nella parte nord-occidentale della Campania, Caserta è rinomata in tutto il mondo per la mozzarella di bufala DOP e soprattutto per la Reggia voluta da Carlo di Borbone durante la seconda metà del XVIII secolo. Dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1997, questo complesso monumentale e architettonico rappresenta un magnifico capolavoro frutto del genio degli architetti Luigi e Carlo Vanvitelli. Costruita su modello della Reggia di Versailles, all'interno è possibile ammirare la meravigliosa scalinata a doppia rampa che conduce agli appartamenti reali, in cui si trovano affreschi, decorazioni in stile neoclassico e opere di gran pregio. Particolarmente sontuose sono la Sala degli Alabardieri, la bellissima Sala di Alessandro e la lunga Sala del Trono. Gioiello assoluto è il Teatro di Corte, costruito nella parte occidentale della Reggia, su modello del San Carlo di Napoli. Portentoso è poi il Parco Reale, che si estende per 3 km su una superficie di 100 ettari, tra viali, prati, boschetti, fontane monumentali e sculture. Coniugando la tradizione italiana con quella francese, il Parco è costituito dal Giardino all’Italiana e dalla favolosa e raffinata Via d’Acqua, con le sue maestose fontane e i complessi scultorei raffiguranti miti greci. Bellissima è la cascata maggiore che nasce da un dislivello di 82 metri e distribuisce acqua a tutto il complesso. La cascata sgorga dal Monte Briano, dal quale si estende il Bosco di San Silvestro, tenuta reale che dal 1993 è un’oasi protetta del WWF.  Meraviglioso è poi il Giardino Inglese, voluto dalla regina Maria Carolina e frutto del lavoro congiunto di Luigi Vanvitelli e del botanico J.A.Graefer, i quali realizzarono un capolavoro di architettura paesaggistica. Tra le opere più grandiose del progetto del Vanvitelli certamente rientra il monumentale Acquedotto Carolino, costruito su modello degli antichi acquedotti romani e capace di portare l’acqua dalle sorgenti del Monte Taburno fino alla Reggia di Caserta. Voluto fortemente da Carlo di Borbone, dei 38 km di canali, molti dei quali interrati, è possibile ammirare il ponte-canale che attraversa la Valle di Maddaloni, una struttura spettacolare a tre ordini di arcate alta 60 metri e lunga circa 500, dichiarata patrimonio UNESCO nel 1997. Nei pressi del Bosco di San Silvestro, favoloso è il Complesso Monumentale Belvedere di San Leucio dove i Borboni diedero vita ad una comunità di tessitori nota come Real Colonia di San Leucio, che, formando giovani orfani o poveri all'arte della seta, divenne un vero e proprio modello di giustizia sociale per l’epoca. Suggestivo è il borgo di Casertavecchia, antico nucleo della città situato ai piedi dei Monti Tifatini, in cui tra i vicoli acciottolati, le botteghelle e le strutture medievali è possibile respirare un’aria d’altri tempi. Stupenda la Torre dei Falchi e i ruderi del Castello risalente al IX secolo d.C. così come l’antica Cattedrale di San Michele Arcangelo, con la sua cupola ottagonale, le decorazioni arabeggianti e l’imponente Campanile in stile gotico. Assolutamente da non perdere sono i tesori archeologici di Santa Maria Capua Vetere, molti dei quali esposti nel Museo Archeologico dell’antica Capua. L’attrazione principale è di certo l’Anfiteatro Campano, sede della prima scuola per gladiatori e divenuto celebre per la rivolta avviata da Spartaco. Affascinante, a tal proposito, è il Museo dei Gladiatori collocato nei pressi dell’Anfiteatro. Fra i beni più suggestivi bisogna sottolineare la presenza del Mitreo, luogo ipogeo dedicato al dio Mitra, risalente al II secolo d.C. Nei pressi di Capua, situata alle falde del Monte Tifata, si erge la meravigliosa Basilica Benedettina di Sant’Angelo in Formis. Costruita dai longobardi nel X secolo sui ruderi di un antico tempio romano dedicato a Diana Tifatina, questa chiesa rappresenta un gioiello architettonico e artistico, col porticato ad arcate ogivali e i bellissimi affreschi che decorano le pareti delle navate.

Benevento

Nell’entroterra dell’Appennino Campano sorge Benevento, conosciuta anche come “la città delle streghe”. Questo appellativo è frutto dei tanti racconti della tradizione contadina popolati da un particolare tipo di streghe, chiamate janare, dotate di poteri magici e particolarmente temute dagli abitanti della zona in quanto si dice amassero radunarsi proprio qui. Famosissimo è il Liquore Strega, frutto della capacità di coniugare la suggestione di queste antiche credenze con la tradizione liquoristica benedettina. Benevento è ricca di un patrimonio artistico e architettonico di valore assoluto, segno dei diversi popoli che l’hanno dominata nei secoli. Originariamente la città era chiamata Maleventum, per via della sconfitta subita dai romani ad opera dei sanniti nella famosa battaglia delle Forche Caudine. Furono poi gli stessi romani in seguito a ribattezzarla Beneventum per ricordare l’importante vittoria su Pirro. Simbolo del passato romano è certamente il sontuoso Arco di Traiano, costruito nel II secolo d.C. per inaugurare la via Traiana. Ancora perfettamente conservate sono le decorazioni scultoree che ritraggono scene di pace nella facciata rivolta alla città e scene militari nella facciata esterna. Straordinario è poi il Teatro Romano, costruito dall'imperatore Adriano e oggi ancora usato per eventi musicali e teatrali. Tra gli edifici religiosi più importanti, di rilievo è la Cattedrale di Santa Maria di Episcopio, costruita nell’VIII secolo d.C.  per volere del duca longobardo Arechi II. Nonostante sia stata fortemente danneggiata durante la Seconda Guerra Mondiale, si presenta ancora con la facciata in marmo bianco del XIII secolo caratterizzata da due ordini di arcate e il massiccio Campanile quadrato a fianco. Le preziose tracce del dominio longobardo sono da ricercare nella Chiesa di Sant’Ilario, nei pressi dell’Arco di Traiano e soprattutto nella Chiesa di Santa Sofia, dichiarata patrimonio UNESCO nel 2011. Costruita nel 760 d.C. da Arechi II, nonostante i vari rifacimenti, ha preservato la sua architettura a dir poco unica, caratterizzata da un nucleo centrale ad esagono a cui vertici sono collocate sei colonne che sostengono la cupola e attorno ad esso un anello con altre dieci colonne in pietra e mattoni. Adiacente alla chiesa, troviamo l’ex Monastero in cui è presente lo stupendo chiostro medievale, risalente al XII secolo e costituito da splendidi capitelli con figure e simboli. Al suo interno, lo spazio ospita alcune sezioni del Museo del Sannio, ricche di reperti archeologici ritrovati nel territorio e meravigliose opere rinascimentali e barocche. Nei sotterranei dell’ottocentesco Palazzo della Prefettura, presso il Museo d’Arte Contemporanea Sannio-Arcos, è possibile ammirare la suggestiva Sezione egizia, che conserva un’importante collezione di reperti del Tempio beneventano di Iside, il cui culto era molto diffuso in epoca romana. Maestosa è la Rocca dei Rettori, costruita su un'antica struttura difensiva longobarda e successivamente ampliata e trasformata in un palazzo fortificato per i rettori del pontefice. Oggi è sede degli uffici della Provincia e al suo interno è presente la sezione del Museo del Sannio dedicata alla storia di Benevento. Tra i vicoli beneventani incantevole è l’Hortus Conclusus, un’installazione artistica permanente dell’artista Mimmo Paladino ubicata all'interno del giardino del Convento di San Domenico. Il Sannio è particolarmente ricco di luoghi meravigliosi dalle forti tradizioni enogastronomiche, come i borghi della Comunità Montana Titerno e Alto Tammaro, tra i quali spiccano la pittoresca Cusano Mutri e Pietraroja, famosa per il suo prosciutto e per l’importante Parco Geopaleontologico. Nella Valle Caudina, alle pendici del Monte Taburno, troviamo Montesarchio, un borgo pieno di storia, in quanto un tempo era l’antica città sannita Caudium e in cui spicca il bellissimo castello longobardo. Incantevole è poi Sant’Agata dei Goti, una vera e propria perla per le cupole maiolicate e i campanili che svettano sui palazzi e le case abbarbicate su una rupe. 

Avellino

Immersa nella verdeggiante Irpinia, Avellino è il centro di un territorio meraviglioso fatto di monti e valli dalla natura rigogliosa, corsi d’acqua, borghi storici e parchi naturali. Nonostante abbia subito molti eventi catastrofici, nel centro storico fella città molti sono i luoghi da scoprire. Tra questi certamente vi è il bellissimo Duomo dedicato a Santa Maria Assunta in Cielo e ai Santi Modestino, Fiorentino e Flaviano. Costruita nel XII secolo in stile romanico, ebbe numerosi rifacimenti barocchi e poi neoclassici. Stupenda è la Cripta romanica, di origine longobarda e risalente al VI secolo, che rappresenta un vero e proprio gioiello, col suo impianto a tre navate separate da colonne di pietra e gli affreschi settecenteschi di Angelo Michele Ricciardi. Tra i simboli della città irpina certamente vi è la seicentesca Fontana di Bellerofonte, chiamata anche “fontana del Caracciolo”, in quanto fu proprio il principe Francesco Marino Caracciolo a commissionarla. Dagli avellinesi è però chiamata affettuosamente “Fontana dei tre cannuoli” per via delle tre bocche da cui sgorga la purissima acqua che giunge dal Monte Partenio. Grazioso è poi il settecentesco Palazzo de Conciliis, famoso per aver ospitato da bambino lo scrittore francese Victor Hugo. Di fronte al Teatro Don Gesualdo troviamo i resti del Castello longobardo, memoria dell’importanza storica di questa terra. Simbolo culturale della città di Avellino è il Complesso dell’ex Carcere Borbonico, una struttura a pianta esagonale del XIX secolo che oggi ospita il più importante polo museale della provincia. Al suo interno infatti è ubicato il Museo Irpino, costituito dalla suggestiva sezione Risorgimentale, dalla sezione Irpinia e dalla Pinacoteca che custodisce dipinti di notevole valore artistico. Luogo di grande importanza spirituale è il Santuario Abbazia di Montevergine, situato sul Monte Partenio e attorno al quale ruotano tante storie e leggende. Risalente al XII secolo, oggi il Complesso comprende l’originale Basilica antica, la Basilica Cattedrale, costruita nel 1952, i chiostri, la cripta e il Museo Abbaziale di Montevergine. Particolarmente ricercata è la Liquoreria del Palazzo Abbazia di Loreto, che produce i liquori dell’antica tradizione benedettina. Nella Valle Lauro, in cima ad un’altura chiamata “primo sasso”, svetta il magnifico Castello Lancellotti, di origine longobarda-normanna ma ricostruito nel 1872 dal principe Filippo Massimo Lancellotti in uno stilo composito. L’Irpinia è una terra ricca di ruderi, fortezze e borghi meravigliosi come Ariano Irpino, col suo Castello Normanno, Sant’Angelo dei Lombardi, famosa per la stupenda Abbazia del Goleto risalente al XII secolo e Bisaccia, dove è presente il Castello Ducale, di origine longobarda ma successivamente riedificato nel XIII secolo da Federico II di Svevia. Immerso nelle valli verdi dell’Alta Irpinia troviamo Monteverde, suggestivo borgo col suo centro storico pieno di chiese e soprattutto col Castello longobardo che svetta con la sua pianta irregolare e le massicce torri. Importante è poi il Borgo Castello di Calitri, un’area molto particolare che si è sviluppata a partire dall’originaria fortezza normanna che, a causa di vari devastanti sismi, ha subito diverse trasformazioni e ingrandimenti. Di grande bellezza naturalistica è il Lago di Mefite, situato nella Valle d'Ansanto a pochi chilometri dal grazioso borgo di Rocca San Felice. Si tratta di un lago di origine sulfurea le cui acque ribollono a causa dei gas presenti nel sottosuolo. Stupenda è poi l’Oasi WWF del Lago Conza che si estende per 800 ettari e in cui sono presenti, oltre a diversi percorsi naturalistici, anche aree didattiche e laboratoriali.

La Costiera Amalfitana

Famosissima in tutto il mondo per la sua bellezza naturalistica, la Costiera Amalfitana si sviluppa sulle pendici dei Monti Lattari e si estende da Salerno fino alla parte meridionale della Penisola Sorrentina. È un tratto di costa meraviglioso costituito da verdi costoni di roccia che incontrano un mare dalle tonalità turchesi e verde smeraldo. Dichiarata patrimonio mondiale UNESCO nel 1997, la Costiera Amalfitana è sempre stata una zona particolarmente ricercata sin dall’antichità e unica è l’eredità culturale, artistica e architettonica che custodisce. Il territorio è costellato di terrazzamenti per la coltivazione di vigneti, da cui si ricavano vini pregiatissimi e frutteti di limoni che, oltre a puntellare di giallo il paesaggio, danno vita al famosissimo limoncello. Al centro di questo fantastico scorcio della provincia di Salerno troviamo Amalfi, da cui prende il nome l’intera costiera. È la città più importante per via del lungo dominio esercitato sui mari dalla potentissima repubblica marinara durante il Medioevo. Simbolo di questa stupenda cittadina è la Cattedrale di Sant’Andrea, risalente al IX secolo e costruita in stile arabo-normanno dove sono visibili anche i successivi rifacimenti gotici e barocchi. Si tratta di un complesso in cui spicca il meraviglioso Chiostro del Paradiso del XIII secolo costituito dalle bellissime arcate arabeggianti bianche e da un rigoglioso giardino in stile mediterraneo. Adiacente alla chiesa svetta il Campanile del XII secolo con le sue splendide decorazioni maiolicate. I vicoli stretti del centro cittadino sono ricchi di variopinti fiori e alberi di limoni e caratterizzati da piccole botteghe artigianali. Importante per il suo valore culturale è il Museo della Carta (situato all’interno di un’antica cartiera) in cui oltre ai macchinari storici si custodiscono i segreti delle antiche tecniche di produzione della Charta Bambagina. Poco distante da Amalfi si trova Atrani, piccolo centro di pescatori in cui è presente la Chiesa di San Salvatore de’ Birecto, risalente al X secolo: era proprio qui che i dogi della Repubblica Marinara ricevevano l’investitura politica. Particolarmente suggestiva è Ravello, un borgo situato nell’entroterra a pochi km da Amalfi. Conosciuta come la “città della musica” è rinomata per i numerosi eventi culturali e musicali come il Ravello Festival, una storica manifestazione istituita in onore del compositore tedesco Richard Wagner, innamorato di questo piccolo gioiello della costiera. Tanti sono i tesori che arricchiscono Ravello, come il Duomo dell’XI secolo dedicato a Santa Maria Assunta e San Pantaleone, in cui sono presenti anche il Museo dell’Opera e un’importante Pinacoteca. Fantastiche sono le residenze nobiliari storiche di Villa Rufolo e Villa Cimbrone, che con i loro giardini curati e le terrazze a strapiombo sul mare sono capaci di regalare viste spettacolari dell’intero Golfo di Salerno. Altro centro famosissimo della Costiera è senza dubbio Positano, rinomata per la sua elegante moda. Situata a confine con la penisola sorrentina, questo fantastico borgo marinaro ha da sempre affascinato per le sue case disposte a piramide sulla roccia e per i vicoli tortuosi e il saliscendi di scalinate da cui scorgere paesaggi Monza. Simbolo religioso e artistico della città è la Chiesa di Santa Maria Assunta, risalente al X secolo, in cui spicca la magnifica cupola maiolicata. Le tracce di quanto questo luogo fosse importante anche nell’antichità sono rinvenibili nel Museo Archeologico Romano, che preserva i resti di una villa rimasta sepolta dopo l’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Tanti sono i luoghi e i borghi ricchi di bellezza e storia, tra resti di fortezze difensive, torri di avvistamento, chiese e punti panoramici unici al mondo. Tra Salerno e Amalfi svettano Vietri sul Mare, famosa per le sue ceramiche, e la città di Cetara, piccolo borgo incuneato tra due costoni di roccia rinomato per la pesca e la produzione di eccellenze culinarie a base di alici. Due nuclei particolarmente importanti sono le cittadine di Maiori e Minori che, per la loro posizione strategica, sono ricche di tracce storiche uniche come i resti di una grande villa marittima romana risalente al I secolo a.C. Sul tratto di costa che va da Amalfi a Positano invece spettacolare è la Grotta dello Smeraldo, situata in un’insenatura nella zona di Conca dei Marini così come incantevole è il borgo di Praiano, da cui è possibile godere di una delle più belle vedute di tutta la costiera.

La penisola sorrentina e le isole dell’arcipelago campano

Spartiacque tra il Golfo di Napoli e quello di Salerno, la Penisola Sorrentina è considerata un angolo di paradiso per le sue bellezze paesaggistiche e le forti identità culturali dei tanti borghi che la impreziosiscono. È costituita prevalentemente dalla catena montuosa dei Monti Lattari che si protende sul Mar Tirreno dando vita ad una costa frastagliata e rocciosa, fatta di strapiombi, piccole baie e insenature. Il centro cittadino più rappresentativo è Sorrento, da sempre amata da artisti e poeti per la sua storia e gli scorci paesaggistici mozzafiato, attorniato dalle caratteristiche piante di limoni. Conserva in sé tesori inestimabili frutto del passaggio dei diversi popoli che qui hanno vissuto lasciando un grande patrimonio artistico e culturale. Centro nevralgico di Sorrento è Piazza Tasso, dedicata allo scrittore della “Gerusalemme Liberata” che nacque proprio in questa città. Suggestivo è il Vallone dei Mulini, chiamato così per la presenza dei ruderi di un mulino totalmente immerso nella natura. Imperdibile è una passeggiata alla Villa Comunale e una visita al Complesso di San Francesco, risalente al XV secolo, così come stupendo è il Sedile Dominova, antico sedile nobiliare risalente al XIV secolo costituito da una bellissima cupola maiolicata e da una loggia ad arcate con magnifici affreschi settecenteschi. Tra i molti luoghi della penisola sorrentina ricchi di storia e bellezza naturalistica, particolarmente intrigante è Vico Equense, piccolo borgo in cui spiccano la Cattedrale di Santa Maria Annunziata, costruita su una roccia a strapiombo sul mare e l’Antiquarium Silio Italico, un museo che custodisce importantissimi reperti che vanno dal VII secolo a.C. fino al periodo romano. Conosciuta come la “terra delle sirene” verso la punta della penisola troviamo Massa Lubrense, che la leggenda vuole sia stato il luogo in cui le sirene cercarono di ammaliare Ulisse e i suoi uomini. Formato da tante frazioni suggestive, il territorio di Massa Lubrense è ricco di resti di torri di avvistamento e soprattutto di tante bellezze naturalistiche. Di particolare pregio è l’Area Marina Protetta di Punta Campanella, in cui ricadono la fantastica Baia di Ieranto e la Cala di Mitigliano. Di fronte alla Penisola Sorrentina è possibile ammirare la famosissima isola di Capri, meta glamour per eccellenza con la sua storica Piazzetta e i negozi lussuosi. Ricercata sin dall'epoca romana per le sue bellezze naturalistiche come i Faraglioni e l’incantevole Grotta Azzurra, Capri è ricca di notevoli ricchezze artistiche come la Villa Jovis, residenza dell’imperatore Tiberio risalente al I secolo d.C. e gli splendidi Giardini di Augusto. Bellissima è la Certosa di San Giacomo, monastero trecentesco soggetto a successivi rifacimenti ma che preserva l’inconfondibile stile architettonico tipico dell’isola. Situata nella parte settentrionale del Golfo di Napoli troneggia la bellissima Ischia, l’isola più grande dell’arcipelago delle isole flegree. Conosciuta per le sue acque termali e i paesaggi paradisiaci, questa meravigliosa isola dalla storia millenaria custodisce molti tesori come il Castello Aragonese, situato su un isolotto collegato alla terraferma da un lungo ponte di pietra e il Museo Archeologico di Pithecusae, in cui sono esposti reperti unici come la Coppa di Nestore e il Cratere del Naufragio. Stupenda è la Baia di Sorgeto, una caletta attorniata da rocce in cui è presente un vero e proprio parco termale gratuito e naturale. Di fronte a Ischia troviamo la piccola isola vulcanica di Procida, famosa per essere stata il set di capolavori cinematografici come il Postino con Massimo Troisi e il talento di Mr.Ripley con Matt Damon. Tra spiagge e paesaggi resi unici da un mare cristallino, bellissima è Marina della Corricella, un borgo marinaro caratterizzato da case coloratissime e da un porto seicentesco. Il nucleo più storico è il borgo di Terra Murata, situato su un’altura e chiamato così per la presenza di torri e mura difensive costruite per far fronte alle incursioni dei pirati. Suggestivo è il cinquecentesco Palazzo d’Avalos, imperiosa residenza costruita a strapiombo sul mare, così come di grande valore artistico e spirituale è l’Abbazia di San Michele Arcangelo, patrono dell’isola, risalente al XI secolo. Incantevole è poi l’isola di Vivara, isolotto a mezzaluna collegato a Procida da un lungo ponte di pietra, la cui meravigliosa biodiversità è salvaguardata da un’Area Marina Naturale Protetta.

Pompei, Ercolano e le ville stabiane

Da sempre simbolo della città di Napoli, il Vesuvio è il vulcano che domina il Golfo di Napoli e attorno al quale sono sorte mille storie e leggende. Per la biodiversità presente nella zona, la storia e la fertilità di terreni, dal 1995 questo territorio fa parte del Parco Nazionale del Vesuvio. In tutto il mondo questo gigante naturale è conosciuto per la terrificante eruzione avvenuta nel 79 d.C. che distrusse le città romane di Pompei, Ercolano, Stabia e Oplontis. La stratificazione di ceneri e lapilli ha fatto sì che si conservasse fino ai giorni nostri un patrimonio culturale, artistico ed archeologico unico al mondo. Visitare il Parco Archeologico di Pompei, patrimonio dell’UNESCO dal 1997, significa immergersi all’interno di una città antica i cui spazi urbani e molte delle sue strutture principali sono rimasti quasi integri, regalandoci così la possibilità di effettuare un vero e proprio viaggio nella cultura e nell’antica storia romana. Tra le sue meraviglie possiamo ammirare sicuramente il Foro, centro nevralgico della città, luogo dove si amministrava la giustizia, si svolgevano dibattiti, si vendevano merci e si effettuavano i riti religiosi nei templi e luoghi di culto che l’attorniavano. Maestoso è poi l’Anfiteatro, luogo principe dei giochi e degli eventi con protagonisti animali feroci e leggendari gladiatori, che è stato anche teatro di eventi musicali di eccellenza come lo storico film-concerto del 1971-72 dei Pink Floyd. Particolarmente emozionante è l’Orto dei Fuggiaschi, dove sono stati ritrovati i corpi di 13 vittime dell’eruzione mentre tentavano la fuga. Suggestivo è poi camminare lungo la Via dell’Abbondanza, in cui troviamo antiche abitazioni e attività commerciali dell’epoca, come il Thermopolium, equiparabile ad un odierno fast food e la Fullonica, un’antica lavanderia. Tanti sono i luoghi dove restare incantati per le bellezze artistiche e ingegneristiche dell’antichità, come i collaudatissimi sistemi delle Terme e i meravigliosi Teatri dalla perfetta acustica. Tra le domus più importanti troviamo sicuramente la Casa del Fauno, chiamata così per una statuetta di bronzo raffigurante un fauno danzante il cui originale oggi si trova al Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN), la casa di Giulia Felice, con i suoi splendidi giardini e la Casa del Poeta Tragico, famosa per lo stupendo mosaico del Cave Canem posto all’ingresso dell’abitazione. Ma di certo tra i simboli di Pompei vi è la meravigliosa Villa dei Misteri, una residenza patrizia romana in cui sono presenti una serie di affreschi famosi in tutto il mondo per la loro bellezza e il loro valore misterico. Al di fuori del Parco Archeologico di Pompei, nel centro storico della città moderna, troviamo il Santuario della Beata Vergine del Rosario, importantissimo luogo religioso e spirituale che accoglie ogni anno migliaia di pellegrini. Altra importante città coinvolta nell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. è Ercolano, di cui oggi è possibile ammirare alcune parti dell’antico centro urbano tutelate dal Parco Archeologico di Ercolano. Particolarmente suggestive sono alcune domus come la bellissima Casa dei Cervi, elegante residenza con terrazza sul mare, e la Casa di Nettuno e Anfitrite con i suoi stupendi mosaici in pasta vitrea. Unica nel suo genere è la Casa del Tramezzo di Legno, chiamata così per la presenza di una struttura pieghevole in legno rimasto carbonizzato dall’eruzione. Suggestivi sono poi i Fornici, i magazzini portuali dove sono stati rinvenuti centinaia di corpi di persone che tentavano di mettersi in salvo via mare. Simbolo favoloso di questi scavi archeologici è la Villa dei Papiri, sontuosa residenza chiamata così per il ritrovamento di tantissimi papiri all’interno della biblioteca privata del ricco proprietario che vi abitava. Un tempo situata a strapiombo sul mare, permetteva di godere di una fantastica vista sul Golfo di Napoli. Nel periodo a ridosso dell’eruzione del 79 d.C. questa zona della Campania, oltre ad avere importanti centri commerciali e urbani, era arricchita da zone residenziali poste in posizioni panoramiche meravigliose attorno alle quali si svilupparono quartieri e attività specifiche. Tra queste, oggi possiamo ammirare i resti delle bellissime Ville Stabiane, situate nell’area di Castellammare di Stabia fra le quali la più antica è Villa Arianna, chiamata così per una pittura rinvenuta in una parete del triclinio collegata con un’altra magnifica residenza nominata Secondo Complesso. Particolarmente incantevole è Villa San Marco, una delle più grandi ville romane presenti nel territorio, al cui interno vi è una cappella settecentesca da cui prende il nome.

Paestum e i suoi templi

Situata a pochi chilometri dal mare, nel mezzo della provincia di Salerno e all’interno del comune di Capaccio, Paestum è un’antica città di origine greca, i cui resti fanno parte del meraviglioso Parco Archeologico di Paestum, riconosciuto patrimonio dell’umanità nel 1998. Sorge all’interno di una vasta pianura denominata Piana del fiume Sele, caratterizzata da terreni molto fertili e adatti anche agli allevamenti. Particolarmente rinomati sono infatti i caseifici che dalla zona di Battipaglia al territorio di Capaccio-Paestum portano avanti la tradizione gastronomica legata alla produzione di latte e mozzarelle di bufala, fiore all’occhiello e vanto gastronomico dell’intera regione. Tra le altre eccellenze di quest’area va certamente citato il buonissimo Carciofo Igp di Paestum, base di eccezionali piatti tipici locali. Le qualità di questo territorio erano note anche agli antichi greci di Sibari, che qui infatti nel VII a.C. fondarono un centro denominato Poseidonia, in onore del Dio dei mari. La città all’epoca si trovava in una zona di confine dal momento che nella parte settentrionale del fiume Sele era insediata un’importante comunità etrusca. Emblema di questa zona di frontiera sono i resti del Santuario di Hera Argiva posto proprio in prossimità del Sele come segno della presenza greca nell’area. Alla fine del V secolo a.C. Poseidonia venne conquistata dai Lucani che la ribattezzarono Paistos per poi cadere sotto il dominio romano assumendo l’attuale nome di Paestum. L’essere stata un florido centro commerciale greco posto per lo più in una posizione geografica strategica, così come l’essere stata dominata da altri popoli, ha fatto sì che giungesse fino a noi l’eredità di un patrimonio archeologico, culturale e artistico di immenso valore. Possente è la cinta muraria in pietra che circonda la storica città di cui resta un bel tratto percorribile e visitabile. I simboli indiscussi di Paestum sono i maestosi Templi, straordinaria testimonianza del periodo greco e capaci di incantare ogni visitatore. Nella parte settentrionale del Parco Archeologico troviamo il Tempio di Atena, la cui costruzione è databile sul finire del VI secolo a.C. e presenta un’architettura molto interessante col suo alto frontone e l’utilizzo di due stili differenti, il dorico arcaico per le colonne esterne e quello ionico per la cella interna. Nella parte più a sud del Parco sorge invece il Tempio di Hera, il più antico tempio di Paestum, la cui datazione risale alla metà del VI secolo a.C. A lungo considerato una basilica romana, il ritrovamento di statuette votive dedicate a Hera, la moglie di Zeus e madre della fertilità e fecondità, ha fatto sì che venisse corretta l’attribuzione di questo grandioso monumento religioso. Vicino al Tempio di Hera, si erge maestoso il Tempio di Nettuno, costruito attorno al V secolo a.C. nello stesso periodo in cui ad Atene veniva eretto il Partenone. Si tratta senza dubbio del tempio meglio conservato di tutta la Magna Grecia. Straordinario esempio di architettura dorica, possenti sono le colonne che svettano sopra un basamento di tre gradoni in pietra da cui è possibile accedere agli ambienti interni, tra i quali spicca la cella a tre navate con un doppio ordine di colonne. All’interno della città, sono visibili chiaramente gli interventi del periodo romano: la zona del Foro, l’Anfiteatro e parte dell’abitato che si sviluppa verso il mare. A fianco del Parco Archeologico si sviluppa il Museo Nazionale di Paestum con lo scopo di raccogliere l’immenso patrimonio della storia di questa città. Di inestimabile valore artistico e culturale è la Tomba del Tuffatore, raro esempio di tomba dipinta di ispirazione greca. La sepoltura è costituita da lastroni di pietra la cui parte interna è interamente affrescata. Su una di queste è presente l’immagine di un uomo che si tuffa in acqua, metafora del passaggio dalla vita alla morte. Tantissime sono poi altre lastre rinvenute nella necropoli della città risalenti al periodo lucano, testimonianza della commistione culturale tra questi popoli. Nei pressi del Museo si trova l’antichissima Basilica Paleocristiana della S.S Annunziata, risalente al V secolo d.C. e soggetta a numerosi interventi di restauro durante il Cinquecento e il Settecento. 

Il Cilento e il Vallo di Diano

Il Cilento è un’area che si estende dalla punta meridionale del Golfo di Salerno fino al Golfo di Policastro e nell’entroterra fino al confine con l’Appennino Campano-Lucano. È una terra che possiede uno straordinario patrimonio naturalistico, artistico e culturale disseminato nei tanti borghi montani e marinari e in luoghi che conservano le tracce del passaggio di popoli lontani. Gran parte delle meraviglie del Cilento sono protette dal Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e degli Alburni, istituito nel 1991 e divenuto patrimonio dell'umanità UNESCO nel 1998 per la sua biodiversità e la morfologia modellata da un importante fenomeno carsico. In esso sono presenti numerose grotte e incantevoli oasi naturali come le Grotte di Castelcivita e le Grotte di Pertosa, cavità carsiche in parte navigabili in cui i riflessi della luce nell’acqua, le forme e i colori delle rocce creano scenari naturali spettacolari. Il Cilento è particolarmente rinomato anche per la sua costa ricca e variegata. Partendo dalla parte più settentrionale troviamo Agropoli, col suo centro storico situato nella parte più alta e antica della città dove svetta il Castello Angioino-Aragonese, la spiaggia di San Francesco e la bellissima Baia di Trentova. Poco distante da Agropoli, in cima ad un’altura sorge Castellabate, un piccolo borgo medievale costituitosi attorno al Castello che San Costabile Gentilcore, abate dell’Abbazia di Cava de’Tirreni, fece qui erigere nel XII secolo in difesa dagli attacchi dei pirati. Il suo centro storico fatto di stradine e saliscendi è stato dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1998 e per la bellezza e i panorami mozzafiato che qui è possibile godere, Gioacchino Murat nel 1811 esclamò “Qui non si muore!”. Assolutamente magici sono i luoghi di Punta Licosa che ha in sé tesori archeologici risalenti al periodo romano e scorci di straordinaria bellezza paesaggistica protetti dall’Area Marina Protetta di Santa Maria di Castellabate. Scendendo lungo la costa si incontra il borgo marinaro di Acciaroli, in cui si dice che Hemingway trasse ispirazione per scrivere il suo celebre romanzo “Il vecchio e il mare”. Poco distante Pioppi, un pittoresco borgo di pescatori situato tra le colline e il mare, considerato la culla della dieta mediterranea. Un importantissimo sito culturale e storico cilentano è il Parco Archeologico di Elea-Velia che si trova all’interno del comune di Ascea. Fondata dai greci di Focea nel 540 a.C. l’antica Elea divenne un florido centro commerciale, sfruttando al massimo la propria posizione strategica. Famosa per la grande scuola eleatica, che vantava tra i propri esponenti Parmenide e Zenone, mantenne anche in età romana una certa centralità con il nome di Velia. Tra le meraviglie del Parco, bellissima è Porta Rosa, raro esempio di arco a tutto sesto della Magna Grecia e la torre medievale situata nell’acropoli. Fiore all’occhiello della costa cilentana è Palinuro, un piccolo borgo che sorge in prossimità del meraviglioso Promontorio di Capo Palinuro. Unico per la sua forma a cinque punte e la costa rocciosa e frastagliata, questo angolo del Cilento custodisce luoghi naturalistici incantevoli come la magnifica Grotta azzurra, la Spiaggia del Buon Dormire e la Cala delle Ossa. Altra perla di inestimabile bellezza è Marina di Camerota, con le sue rinomate spiagge fra le più belle d'Italia, come la Baia degli Infreschi, tesoro naturalistico salvaguardato dall’Area Marina Protetta Costa degli Infreschi e della Masseta. Anche l’entroterra cilentano è ricco di luoghi e borghi pieni di storia e forti tradizioni. Tra i centri più caratteristici vi è Teggiano, un piccolo borgo medievale situato nel Vallo di Diano, il cui centro storico è patrimonio UNESCO, famoso per la rievocazione medievale denominata “Alla tavola della principessa Costanza” che si svolge a metà agosto, tra musica, piatti tipici e riproposizioni di antichi costumi e mestieri. Di grandissima importanza artistica e religiosa è la Certosa di San Lorenzo a Padula, anch’essa patrimonio dell’umanità. Si tratta di un portentoso monastero certosino fatto costruire a partire dal 1306 per volere del Principe Tommaso Sanseverino. Con la sua particolare pianta a forma di graticola a ricordare lo strumento del martirio di San Lorenzo, stupendo è il grande chiostro a due livelli, congiunti dalla scenografica scala ellittica in pietra e la chiesa all’interno della quale troviamo magnifici altari con intarsi in madreperla. 

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