Guida turistica della Liguria

La Liguria è una terra tra le più suggestive e meravigliose d’Italia. È ricca di un patrimonio naturalistico immenso fatto di montagna e mare, protetto da importanti Parchi regionali e fruibile grazie ai numerosi percorsi di trekking e le piste ciclabili. Tanti sono i luoghi magici, dalle tradizioni forti legate a doppio filo al mare e alla terra. Tra le bellezze artistiche e culturali delle sue città maggiori, i castelli e le chiese storiche risalta l’architettura tipica dei borghi costieri che è ritenuta un marchio distintivo di unicità nel mondo.

Genova e la sua lanterna

Protetta dall’Appennino, Genova si estende sul suo omonimo Golfo affacciandosi sul Mar Ligure. È stata soprannominata “La Superba” da Francesco Petrarca, che, durante un suo soggiorno, rimase incantato dalla potenza di questa città. Genova, infatti, a partire dall’XI secolo fu una gloriosa Repubblica Marinara, contendendo lo scettro di “Signora dei mari “a Pisa e Venezia. Proprio alla luce del particolare rapporto col mare, una delle zone più belle e di maggiore attrazione è quella del Porto Antico, oggi centro nevralgico di ristoranti, gallerie commerciali e anche dell’importante Fiera di Genova. Qui ha sede il rinomato Acquario di Genova, progettato dall’architetto Renzo Piano, a cui si deve pure l’ideazione della Biosfera, la meravigliosa sfera in vetro ed acciaio che custodisce una piccola foresta tropicale. Bellissimo per il suo carattere innovativo è il Galata Museo del Mare, in cui oltre alle imbarcazioni che hanno caratterizzato la gloriosa storia della Repubblica marinara, è possibile immergersi nei suggestivi ambienti del Nazario Sauro, il sottomarino-museo ormeggiato nella darsena di fronte al museo. A pochi passi dal Porto Antico, è possibile ammirare l’affascinante Castello D’Albertis, la residenza in stile neogotica del Capitano Enrico Alberto D’Albertis, oggi sede del Museo delle Culture del Mondo, in cui sono racchiuse le collezioni di suppellettili e manufatti che il Capitano raccolse durante i suoi viaggi in terre lontane. Il simbolo indiscusso di Genova è la Lanterna che con i suoi 77 metri è il faro più alto del Mediterraneo e il secondo d’Europa. Oltre alla terrazza panoramica, da cui è possibile godere di una vista spettacolare di Genova e del suo golfo, un museo multimediale è presente all’interno delle antiche fortificazioni alla base del Faro. Il centro storico di Genova si caratterizza per i suoi pittoreschi e stretti vicoli, detti "caruggi", che si intersecano sfociando in piazzette e piccoli slarghi e lungo i quali sono presenti botteghe storiche che resistono al tempo portando avanti antiche tradizioni, come quelle gastronomiche della classica focaccia genovese e il famosissimo pesto. Nel centro storico sono presenti anche meravigliosi edifici e residenze rinascimentali e barocche che le famiglie nobili genovesi fecero costruire lungo l’odierna via Garibaldi. Questi palazzi storici, detti “Rolli”, custodiscono opere di gran pregio, giardini e sale affrescate e sono stati inseriti nel patrimonio culturale dell’UNESCO nel 2006. Simbolo religioso per tutti i genovesi è la Cattedrale di San Lorenzo, risalente all’XI secolo, maestosa per la sua facciata a bande nere e bianche, per le decorazioni e per il bellissimo campanile. Genova ha dato i natali a tanti personaggi storici illustri come Cristoforo Colombo e grandi artisti contemporanei come Paolo Villaggio e Fabrizio De Andrè. Al grande cantautore è dedicata una mostra permanente in un luogo molto particolare: si tratta di Via del Campo 29 rosso, strada cantata da De Andrè e sede dello storico negozio di musica di Gianni Tassio, che negli anni ‘60 e ‘70 fu luogo di incontro tra i musicisti e i cantautori della cosiddetta “scuola genovese”. Lontana dai suoni della città, su un colle al di sopra del centro storico si trova la Spianata Castelletto, un belvedere da cui poter gustare tanti particolari della città e che è possibile raggiungere anche tramite lo splendido ascensore in stile liberty.   

Portofino e l’abbazia di San Fruttuoso

All’interno di un’area marina protetta nel golfo di Tigullio, incastonata tra il mare e il promontorio omonimo, sorge Portofino, meta turistica tra le più ricercate e glamour d’Italia. Ciò che colpisce di questo caratteristico borgo di pescatori della riviera ligure è il suo mare cristallino, la costa verde e frastagliata e le case coloratissime del centro storico disposte lungo la baia. Famosa è la Piazzetta, affacciata proprio sul molo principale, simbolo indiscusso di questo paesino, capace di attrarre non solo migliaia di turisti ma anche le attenzioni dei produttori cinematografici. Molte scene di film importanti sono state girate a Portofino come quelle di The Wolf of Wall Street con Leonardo di Caprio e Murder Mistery con Adam Sandler e Jennifer Aniston. All’interno del centro storico spicca la Chiesa del Divo Martino col suo bel portico in bronzo che raffigura San Giorgio che protegge il borgo dai pirati e il sagrato fatto col caratteristico risseu, il mosaico decorativo formato da ciottoli. Poco distante, di grande interesse è l’Oratorio di Nostra Signora Assunta in cui risalta il portale con un bassorilievo in ardesia del periodo rinascimentale. Adiacente alla Piazzetta, dopo una salita a piedi di circa dieci minuti, possiamo ammirare la Chiesa di San Giorgio e soprattutto il Castello Brown, antica fortezza difensiva che fu residenza del Console inglese Montague Yeats Brown, al quale si devono importanti interventi che hanno reso questo luogo una tappa imperdibile per ogni visitatore. Incantevole il giardino che circonda il castello, pieno di rose e pergolati così come la terrazza panoramica da cui poter godere di una vista mozzafiato sulla baia. La natura è protagonista indiscussa di questo magnifico pezzo della costa ligure, che fa parte del Parco Naturale Regionale di Portofino, in cui è presente una rete di ben 80 km di sentieri e percorsi che permettono di immergersi totalmente nella bellezza di questi luoghi. Si estende lungo il territorio limitrofo al promontorio che ha nel Monte Portofino la vetta più alta e custodisce meraviglie naturalistiche come le calette che danno accesso a spiagge baciate dal mare turchese, le insenature e le romantiche grotte protette dalla tipica flora mediterranea. Molte sono le località degne di nota. Sul versante est, nel golfo di Tigullio, possiamo trovare Rapallo col suo castello sul mare e Santa Margherita Ligure con le sue signorili residenze, mentre sul versante ovest, nel Golfo Paradiso, stupendo è il borgo di Camogli col Castel Dragone, una roccaforte medievale a picco sul mare. A Batteria di Punta Chiappa, situata sul versante ovest del Monte Portofino, è presente un sistema difensivo antiaereo della seconda guerra mondiale che si affaccia su una delle spiagge più belle di questa zona caratterizzata da una lingua di roccia che si protende sul mare. Ma soprattutto, incastonata in un'insenatura sulla costa troviamo l’Abbazia di San Fruttuoso, un monastero benedettino risalente all’anno mille perfettamente in armonia con i boschi, le rocce e il mare. Un vero e proprio gioiello con il loggiato a due livelli di trifore della facciata, la torre Nolare, i chiostri interni e il sepolcreto della famiglia dei Doria, l’importante casata medievale a cui si devono d’altra parte alcuni dei più importanti interventi apportati a questa meravigliosa architettura religiosa.

Savona e il borgo di Finalborgo

Savona sorge nella Riviera delle Palme, nella parte occidentale della costa ligure, vicino alla foce dei fiumi Letimbro e Quiliano. Nel corso della sua storia è stata caratterizzata da una particolare sensibilità civica e sociale ma soprattutto religiosa. Savona è infatti chiamata la “Città dei Papi”, per aver dato i natali a Papa Sisto IV e Papa Giulio II e molti sono i luoghi di culto particolarmente rilevanti da un punto di vista spirituale e artistico. Importantissimi sono gli Oratori disseminati nel centro storico, sedi delle sei Confraternite religiose della città, veri e propri scrigni che custodiscono opere di gran pregio. Famosi sono gli stupendi gruppi scultorei in legno che vengono portati in processione il venerdì Santo. Tra i luoghi di maggior devozione vi è certamente il Santuario di Nostra Signora della Misericordia, poco fuori città, al cui interno vi sono capolavori come l’altare della Visitazione di Gian Lorenzo Bernini. Il cuore nevralgico del patrimonio artistico e religioso della città è il Complesso Monumentale del Duomo, situato in pieno centro e comprendente il Museo del Tesoro, l’Appartamento che ospitò Papa Pio VII durante la sua prigionia per mano di Napoleone Bonaparte e soprattutto la Cappella Sistina, voluta da Papa Sisto IV, che ricorda la più celebre cappella romana, ma in questo caso nacque come una cappella funeraria. Del Complesso, fa parte la Cattedrale di Nostra Signora Assunta, al cui interno, oltre a bellissime opere pittoriche e scultoree, è custodito il magnifico Coro Ligneo rinascimentale del presbiterio voluto da Papa Giulio II. La chiesa, in stile barocco, è stata costruita su un antico convento francescano, per sostituire l’antica Cattedrale di Santa Maria del Castello situata sulla Rocca di Priamar, che venne distrutta a seguito dell’occupazione genovese del 1528. Proprio dove sorgeva questo edificio religioso, si erge imperiosa la Fortezza di Priamar, edificata dai genovesi tra il 1542 e il 1544 per difendersi da eventuali attacchi da parte dei Duchi di Savoia. Simbolo della città per la sua maestosità e posizione, oggi questo complesso fortificato è un polo artistico e culturale di rilievo, sede del Civico Museo Archeologico, del Museo d’Arte Sandro Pertini e Renata Cuneo, della Cella dove Giuseppe Mazzini venne imprigionato nel 1830, così come di eventi e laboratori culturali e di significative attività artigianali. A pochi passi dal promontorio del Priamar, troviamo la Vecchia Darsena, tra i principali luoghi di incontro della città, dove poter passeggiare e gustare alcuni dei prodotti tipici savonesi come i ravioli di zucca o di castagne e la panissa fritta. Tra le parti più antiche di questa zona, possiamo trovare i resti delle mura medievali, botteghe ed edifici simbolici come la Torre Leon Pancaldo e la Torre del Brandale, con la sua“Campanassa”, la campana trecentesca che scandisce i tempi della città. Numerosi sono i Palazzi storici tra i quali spicca Palazzo Gavotti, sede della Pinacoteca Civica, dove celebre è la raccolta di icone raffiguranti “La Gran Madre delle tre mani”. Il territorio di Savona offre tanto anche da un punto di vista naturalistico. Il patrimonio botanico e faunistico è protetto dalla Riserva Naturale Regionale Adelasia, che si estende a nord della città e dal Parco Naturale Regionale di Bric Tana, che fa parte del territorio comunale del bellissimo borgo di Millesimo. Tante sono le località di mare e i paesi ricchi di storia dove godersi le meraviglie di questo tratto di costa, come Alassio e l’Isola della Gallinara, e soprattutto Finale Ligure, un insieme paradisiaco di borghi antichi, spiagge e sentieri montani da percorrere in bici o a piedi. Spicca la località di Varigotti, con la baia saracena, e i tre nuclei di Finalpia, Finalmarina e soprattutto Finalborgo, un gioiello tra montagna e mare dove lasciarsi trasportare dalla magia delle sue romantiche vie, i palazzi e le chiese storiche e le strutture medievali resistite al tempo e alla storia.   

Imperia e la riviera di ponente

Imperia è frutto dell’unione di undici borghi, i più importanti dei quali sono Porto Maurizio e Oneglia, separati dal torrente Impero, da cui prende il nome l’odierna città. Queste due località un tempo erano comuni non solo indipendenti ma anche fortemente rivali, sia per questioni commerciali che politiche. Porto Maurizio infatti era fedele a Genova, mentre Oneglia appoggiava i Savoia. Questa caratteristica rende Imperia un luogo davvero particolare, con due anime dalla forte identità, particolarmente palpabile nei due centri storici, entrambi pieni di attrazioni di grande valore culturale e artistico. Ad Oneglia si può ammirare la Collegiata di San Giovanni Battista, il Duomo, una bellissima chiesa in stile barocco con gli interni pieni di stucchi, affreschi e decorazioni settecentesche. Una delle meraviglie di questa parte della città è Villa Grock, situata sulla collina a ridosso del centro storico: si tratta della residenza signorile di Adrien Wettach, in arte Grock, “il re dei clown”, un leggendario artista dallo straordinario ed eclettico talento. Questa villa è favolosa per la sua architettura raffinata e piena di rimandi a stili differenti, in cui spiccano decorazioni stravaganti che richiamano al mondo circense, e in cui forti sono gli influssi di artisti contemporanei come Picasso, Dalì e Gaudì. Al suo interno è presente un percorso museale interattivo in cui potersi immergere nella magia dell’arte dei clown. All’esterno bellissimo è il parco, un vero e proprio luogo incantato e misterioso, con i suoi suggestivi camminamenti pieni di particolari architettonici e artistici unici e originali. Di grande rilevanza è poi il Museo dell’Olivo Carlo Carli, ospitato all’interno dell’elegante palazzo che fu la prima sede dell’azienda Fratelli Carli, in cui si racconta la storia dell’olio e dell’olivo. Imperia, infatti, è considerata “la Capitale dell’Olio d’Oliva”. Le colline che circondano la città sono piene di terrazzamenti tipici in cui è coltivato l’olivo di qualità taggiasca, fiore all’occhiello della tradizione gastronomica e fulcro dell’attività economica imperiese. Nella zona portuale, la parte più antica della città, è possibile ammirare con la cornice del mare località caratteristiche come Borgo Peri e il suo largo lungomare e Calata Cuneo, con le casette color pastello e i bellissimi porticati. Al di là del fiume Impero troviamo invece l’altro nucleo della città, Porto Maurizio, che si annoda con i caratteristici caruggi, vicoli e scalinate sul Monte Parasio. Molti sono i palazzi storici e i monumenti che svettano su questo suggestivo colle sul mare. Maestosa è la Basilica di San Maurizio, costruita nel Settecento con l’intento di dotare il borgo di una chiesa che fosse alla pari del Duomo di Oneglia, ma soprattutto meraviglioso è il Monastero di Santa Chiara, con la chiesa e il loggiato che si affaccia sul mare. Alle pendici del colle Parasio è possibile godere delle bellissime spiagge e passeggiare ammirando gli scorci pittoreschi e colorati di località come Borgo Prino, Borgo Foce e Borgo Marina, un tempo sereni villaggi di pescatori e oggi luoghi di ritrovo e incontro nei numerosissimi locali. La Riviera di Ponente ha in sé dei luoghi davvero unici, incastonati tra la montagna e il mare, dove gli interventi antropici sono in perfetto equilibrio con la natura. Tra questi, di grande fascino è il fervente borgo medievale di Cervo, ricco di bellezze architettoniche e sede di eventi culturali di rilievo. Nell’entroterra, invece, di grande importanza è la zona della Valle Arroscia, in cui sono presenti luoghi dal grande valore storico-culturale come Pieve di Teco, con i suoi portici e il Complesso della Madonna della Ripa in cui spicca un campanile del Quattrocento e Colle di Nava, stupendo villaggio situato sul valico tra il Piemonte e la Liguria, con il suo sistema di forti e le coltivazioni di lavanda.

Sanremo e la riviera dei fiori

Adagiata sull’incantevole Riviera dei Fiori, Sanremo è una cittadina dal clima mite, elegante, ricercata e da sempre amata da intellettuali, artisti e nobili. È rinomata per essere la città in cui si svolge il celeberrimo Festival della Canzone Italiana, ed anche altri eventi sia sportivi che culturali hanno luogo qui, come la gara ciclistica Milano-Sanremo e il Premio Tenco. Nella zona marittima troviamo la pittoresca chiesa russa, punto di riferimento della storica comunità russa presente in città e soprattutto il bellissimo lungomare tanto amato dall’Imperatrice russa Maria Alexandrovna, a cui si deve il dono delle palme che lo adornano. Da qui si estende la parte più mondana della città, caratterizzata da bellissimi palazzi in stile liberty e da strade signorili piene di negozi. La via più importante di Sanremo è sicuramente Corso Matteotti dove è possibile trovare stupendi edifici d’epoca come il sontuoso Palazzo Borea d’Olmo, con i suoi stupendi rifacimenti barocchi. Passeggiando sul Corso Matteotti, oltre a divertirsi nel leggere le targhe installate sulla pavimentazione che ricordano i nomi delle canzoni vincitrici del Festival, possiamo trovare quelli che sono i due simboli indiscussi di Sanremo. A pochi passi dal Palazzo Borea d’Olmo, possiamo infatti ammirare il Teatro Ariston, il più famoso teatro in Italia perché sede della già citata kermesse musicale. Mentre in fondo al corso, in direzione ovest, è situato il magnifico Casinò, il più antico d’Italia, un vero tempio liberty di eleganza e lussuosa spensieratezza, con lampadari maestosi, raffinati colonnati e i mobili d’epoca di gran pregio. Da segnalare è Villa Nobel, residenza ottocentesca di Alfred Nobel, inventore della dinamite e creatore del più importante premio in campo scientifico, letterario e umanitario. Di grande impatto è inoltre il Giardino di Villa Ormond, uno straordinario parco ricco di piante e fiori divise in zone tematiche, così come luogo dal notevole valore culturale e architettonico è Palazzo Nota, che ospita il Museo Civico, in cui è custodito il patrimonio archeologico, storico e artistico della città e del suo territorio. Sanremo infatti ha una storia di una certa rilevanza e molti sono i luoghi dove scorgere i segni del suo passato. Uno di essi è senz’altro il Forte di Santa Tecla, situato nella bella zona del Porto Vecchio. Questa struttura fortificata, con una caratteristica pianta triangolare, è stata costruita dai genovesi nel 1754 a seguito delle continue ribellioni dei sanremesi. Per questo motivo i cannoni del bastione difensivo sono rivolti verso la città. Il principale luogo di culto di Sanremo è la Concattedrale di San Siro, una chiesa di impianto romanico-gotico soggetta a diversi rifacimenti e restauri nel tempo. Da lì a pochi passi si sviluppa la parte più antica della città, chiamata “la pigna”, il quartiere storico costituito da vicoli stretti, salite ripide, scalinate che ad anelli concentrici si annodano sulla collina. Sulla sommità di questa zona bellissimi e suggestivi sono i Giardini Regina Elena che tra le palme e il Santuario della Madonna della Costa offrono una spettacolare vista di Sanremo. Oltre alla città del Festival, la Riviera dei Fiori ha in sé delle perle di rara bellezza, come Bordighera, che col suo centro storico medievale, gli scorci sul mare e le viste mozzafiato ha fatto innamorare personaggi del calibro della Regina Margherita di Savoia, che qui aveva una sua residenza, nonché il famosissimo pittore impressionista Claude Monet. Nelle zone più interne, invece, nella Val Nervia, tanti sono i borghi pieni di tesori da scovare, come Apricale, l’arroccato paesino medievale fatto tutto in pietra con il Castello della Lucertola. Notevole anche Dolceacqua, incantevole borgo con il suggestivo ponte vecchio a schiena d’asino e i labirintici caruggi che conducono al portentoso Castello dei Doria.

Triora e il Parco regionale delle Alpi liguri

Triora è un borgo medievale posto ad un'altitudine di 800 mt nella meravigliosa cornice della Valle Argentina a nord di Sanremo. Il nome deriva dal latino Tria Ora che vuol dire “Tre Bocche”, e fa riferimento ai tre prodotti principali della zona: il grano, la vite e il castagno. Questo è un luogo molto particolare e non solo perché si trova al confine sia con la Francia che con il Piemonte, ma soprattutto per la sua storia antica, complessa e intrisa di magia e mistero. Triora infatti è conosciuto come il paese delle streghe, per via di un episodio accaduto tra il 1587 e il 1589. Alcune donne, guaritrici particolarmente esperte in erbe mediche, vennero accusate di stregoneria e furono sottoposte a tortura e ad un processo ferocissimo che durò tre anni e che ebbe notevoli ripercussioni politiche. Anche se alla fine le donne imputate non furono condannate al rogo, l’episodio segnò per sempre la vita e la storia del piccolo paese da allora legato indissolubilmente alla stregoneria e all’esoterismo. D’altra parte i labirinti di caruggi, gli archi e le volte in pietra, le splendide decorazioni dei portali in ardesia, i ruderi di chiese e antichi edifici si prestano benissimo nel creare un’atmosfera piena di fascino e cupo mistero. Cuore di questo suggestivo borgo è Palazzo Stella, dal nome di una delle più importanti famiglie storiche di Triora. Molti personaggi illustri, come nobili e prelati, hanno soggiornato nelle tantissime stanze di questo stupendo palazzo, per secoli centro di potere e prestigio. Oggi è sede del Museo Etnografico della Stregoneria, in cui è possibile visitare i sotterranei che un tempo erano le carceri cittadine e le numerose sale espositive sulla tradizione e le credenze popolari legate al  mondo della stregoneria. In perfetta simbiosi con la collina su cui è adagiata, poco lontano dalle vie più centrali, troviamo la Chiesa di San Bernardino, una vera e propria meraviglia per gli archi in pietra del porticato d’ingresso ma soprattutto per gli affreschi quattrocenteschi riconducibili alla scuola toscana. Di grande valore artistico è la Collegiata di Nostra Signora Assunta, una chiesa di impianto romanico-gotico ma rifatta nel Settecento in cui sono conservate opere importanti come il Battesimo di Cristo, un dipinto del 1397 di Taddeo di Bartolo. Da piazza della Collegiata è possibile poi visitare l’Oratorio di San Dalmazzo, antica chiesa costruita nei pressi di un forte difensivo dai monaci benedettini e in cui è custodito un dipinto raffigurante San Pietro Nolasco. Percorrendo le irte e caratteristiche viuzze del paese ci si imbatte in tanti luoghi in cui permangono le tracce di una storia passata e di tradizioni ancora vive. I resti delle mura cittadine, le fontane senza tempo protette da magnifiche volte in pietra e da cui sgorga acqua purissima e soprattutto gli antichi forni in cui veniva cotto il gustoso Pane di Triora, prodotto tipico della zona famoso in tutta la Liguria. Imponente è poi il Castello di cui rimangono solo dei resti, ma mantiene ancora intatto il fascino di un forte inespugnabile posto a protezione di questa terra di confine. Altri luoghi particolarmente emozionanti sono la Cabotina, meglio nota come la casa delle streghe e la chiesa di Santa Caterina, risalente al 1390 ma oggi purtroppo in rovina, da cui è poi possibile giungere allo stupendo punto panoramico di Poggio della Croce. Triora, così come gli altri borghi e le comunità montane che sorgono sui crinali rocciosi di questa zona, fanno parte del meraviglioso Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri che è costituito da tre importanti valli: la Val Nervia, con i suoi oliveti, i vigneti e i boschi di castagni, l’Alta Valle Argentina, caratterizzata da paesaggi più selvaggi e i marcati dislivelli e infine l’Alta Valle Arroscia, più montana e con zone adatte ad ampi pascoli.

Levanto e la Riviera di levante

Perfettamente integrata tra il mare azzurro e le verdi colline colme di olivi, pini e vigneti, Levanto è considerata la porta di ingresso per le Cinque Terre ed è una vera e propria perla della magnifica Riviera di Levante. Con le sue bellissime spiagge, le calette nascoste, il lungomare sul quale passeggiare e godersi splendidi tramonti è l’ideale per rilassarsi e stare bene, magari gustando qualche buon piatto tipico come il gattafin, una sorta di raviolone fritto farcito con erbe di campo. Il curioso nome deriva dal fatto che questo piatto rappresentasse una finezza culinaria fatta dalle mogli dei lavoratori di una cava di pietra in località Gatta. Ma Levanto è rinomato anche per i tanti sentieri di trekking che attraversano le verdi colline ed i bellissimi percorsi ciclopedonali che collegano i tanti borghi limitrofi. E ’inoltre un luogo molto ricercato, soprattutto nel periodo autunnale e invernale, dagli amanti del surf che qui si danno appuntamento per cavalcare le onde. Tanta è pure la storia e l’arte che è possibile trovare immergendosi nelle vie del centro storico. Di notevole pregio sono i palazzi signorili settecenteschi con le loro decorazioni e le facciate dipinte così come particolarmente unici sono gli affreschi posti su un edificio all’angolo tra via Garibaldi e via Vinzoni. Si tratta delle Grottesche, nove figure caricaturali dei clienti di una locanda risalente al Cinquecento, rara testimonianza di una pratica decorativa molto in voga in epoca rinascimentale. In Piazza del Popolo troviamo invece la Loggia Comunale, un altro tesoro di architettura medievale costituito da raffinate arcate con dei capitelli in stile romanico, all’interno delle quali originariamente si svolgevano varie attività commerciali legate al dinamico porto mercantile. Nel 2007 l’UNESCO ha insignito questa meravigliosa loggia col titolo “Monumento testimone di cultura e di pace”. Nella parte sud del centro storico, quasi a ridosso sul mare, si erge su una dolce collinetta il Castello, un tempo punto nodale del sistema di fortificazioni che proteggeva Levanto. Oltre alla fortezza, infatti, che ha subito vari rifacimenti nel tempo, resiste qualche maestosa parte del tracciato di mura duecentesche che circondava la città e che era costituita da imponenti torri difensive, come la Torre dell’Orologio, situata su un punto panoramico dietro all’Oratorio di San Giacomo. Un altro dei tesori architettonici e religiosi di Levanto è senza dubbio la Chiesa di Sant’Andrea, magnifico esempio di gotico ligure costruita nel 1222, in cui spiccano lo stupendo rosone in marmo nella facciata fatta a bande bianche e nere nonché le opere di gran pregio conservate al suo interno, come un coro ligneo del cinquecento. Nei pressi di Levanto sono presenti molte frazioni interessanti, piccoli centri abitati risalenti all’epoca romana come Montale, così come graziosi sono i sereni borghi marini di Bonassola e Framura, capaci di regalare scorci unici tra mare, chiese e rovine di edifici antichi. D’altra parte tanti sono i gioielli disseminati lungo la Riviera di Levante. Tra questi, suggestiva è Moneglia, una tranquilla baia incastonata tra i promontori di Punta Moneglia e Punta Rospo, in cui possiamo ammirare il Parco del Castello di Villafranca, una fortezza difensiva a picco sul mare raggiungibile dal lungomare Dante Alighieri. Meravigliosa per la sua conformità geografica è poi Sestri Levante, definita “la città dei due mari” dallo scrittore danese Hans Christian Andersen, per lo spettacolare istmo roccioso che collega la parte antica della città con la parte più moderna e che separa la Baia delle Favole dalla Baia del Silenzio. 

Le cinque terre

Fiore all’occhiello della Riviera di Levante, le Cinque Terre sono un universo di biodiversità e di perfetto connubio tra uomo e natura e dal 1997 sono patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. Diciotto km di una costa a dir poco meravigliosa, tra baie, insenature, spiagge, la montagna sovrastante e soprattutto cinque magnifici borghi marini affacciati sul mare, con le loro caratteristiche case dipinte color pastello. Intorno, le colline piene di terrazzamenti creati con i muretti a secco, frutto del lavoro di generazioni per rendere possibile la coltivazione di olivi e viti in un territorio per conformazione assai impervio. Il grande patrimonio naturalistico di questo scorcio paradisiaco della Riviera di Levante è tutelato grazie all'istituzione nel 1999 del Parco Nazionale delle Cinque Terre, che copre il territorio dei cinque borghi e dell’Area Marina Naturale Protetta delle Cinque Terre che protegge la biodiversità dei fondali marini da Punta Mesco a Punta di Montenero. Il Parco ha in sé tantissimi percorsi di trekking, che oltre a collegare i vari villaggi consentono di godere di scorci fantastici e di visitare anche i santuari presenti nel territorio, che rivestono un grandissimo valore spirituale. Partendo da ovest, il primo borgo che possiamo ammirare è Monterosso al mare. Le sue origini risalgono all’anno Mille e al suo interno possiamo trovare edifici di grande rilevanza artistica ed architettonica come la Chiesa di San Giovanni Battista, splendido esempio di gotico ligure risalente al XIII secolo. Sul Colle San Cristoforo, che separa il vecchio borgo dalla parte più nuova, si erge invece il Convento dei Cappuccini con la chiesa intitolata a San Francesco e al cui interno sono presenti opere di gran pregio di artisti del calibro di Van Dyck e Guido Reni. Particolarmente interessanti sono poi la Villa Montale, dove amava soggiornare il grande Premio Nobel e la suggestiva Statua del Gigante, posta su un costone di roccia nei pressi di Punta Mesco. Percorrendo verso est si giunge a Vernazza, che sorge su uno sperone di roccia che si insinua nel mare. Durante il medioevo ha avuto un periodo notevolmente dinamico da un punto di vista sociale ed economico. Lungo i suoi caruggi e le irte scalinate è possibile trovare tanti elementi medievali come parti di torri, bastioni, mura, porticati e logge. Emblema di Vernazza è il Castrum, i resti del castello a picco sul mare di cui restano una magnifica torre cilindrica e parti di mura. Particolarmente significativa è poi la Chiesa di impianto romanico dedicata a Santa Margherita di Antiochia, che, protetta da una insenatura, è situata proprio sul mare. Al centro del litorale del Parco Nazionale delle Cinque Terre troviamo Corniglia, l’unico dei famosi borghi che non si affaccia sul mare. Di notevole valore architettonico sono la Chiesa di San Pietro, costruita nel 1334 in stile gotico ligure con rifacimenti barocchi e l’Oratorio dei Disciplinati di Santa Caterina, da cui è possibile godere di una fantastica vista panoramica. Pochi chilometri più a est su un promontorio a picco sul mare si erge Manarola, villaggio meraviglioso per le sue case-torri colorate costruite quasi una sull’altra. Fondata nel XII secolo, il suo nome probabilmente deriva dal latino “magna roea” per via della presenza in paese di una grande ruota di mulino. Luogo di culto particolarmente significativo è la Chiesa di San Lorenzo, costruita nel 1338 in stile gotico ligure. Il campanile trecentesco, staccato dalla chiesa, probabilmente in origine era una torre per scopi difensivi. Infine, l’ultima delle Cinque Terre che troviamo poco distante a Manarola è Riomaggiore, che con le sue abitazioni sulla costa rocciosa si estende lungo due vallate verso l’Appennino ligure. Tra i suoi monumenti più importanti vi sono certamente la Chiesa di San Giovanni Battista risalente al 1340 ma ristrutturata a seguito di un terremoto in stile neogotico e l’Oratorio di Santa Maria Assunta in cui è conservato un trittico quattrocentesco raffigurante la Madonna col bambino, San Giovanni e San Domenico. Ma sicuramente il simbolo più suggestivo del paese è il Castello posto sul colle Cerricò che domina il centro storico e di cui resta la parte esterna con la cinta muraria e due torri circolari.

La Spezia e il Castello di Lerici

La Spezia sorge tra il Mar Tirreno e le colline adiacenti, ed è particolarmente famosa per il suo porto, che oltre ad essere storicamente utilizzato per funzioni commerciali, ospita uno dei più grandi arsenali della marina militare italiana. Proprio per questo molte sono le attrazioni a tema marittimo, come il Museo Tecnico Navale, uno dei più antichi al mondo, all’interno del quale sono presenti tantissimi reperti, modelli in scala di vascelli e navi d’epoca, documenti storici e cimeli di battaglie ed esplorazioni. La zona del lungomare è inoltre particolarmente piacevole da percorrere, soprattutto la parte che collega il Molo Italia, su cui si trova il bellissimo faro rosso e il porto turistico Mirabella, dove tra le verdi palme che ornano la passeggiata Morin è possibile attraversare il Ponte Thaon Revel, gioiello di ingegneria contemporanea e punto panoramico privilegiato di tutta l’area portuale. Il forte legame col mare è particolarmente ammirabile nella ricca tradizione gastronomica spezzina il cui simbolo indiscusso sono i mitili, in dialetto spezzino chiamati muscoli, allevati nel golfo, nel rispetto di pratiche secolari custodite e portate avanti da un importante cooperativa di mitilicoltori, e alla base di piatti d’eccellenza. All’interno del centro storico, la via più caratteristica e importante è Via del Prione, chiamata Caruggio drito, lungo la quale possiamo trovare il Teatro Civico e soprattutto il Museo Civico Amedeo Lia, che ha sede nell’antico Convento dei Frati Minimi di San Francesco di Paola e custodisce una collezione di capolavori di artisti del calibro di Tiziano, Tintoretto, Il Veronese e Canaletto. Nei pressi del Teatro Civico, molto interessante è il Camec, il Centro Arte Moderna e Contemporanea di La Spezia, importante punto di riferimento per mostre d’arte, laboratori e dibattiti pubblici. Tra i vicoli del centro storico, oltre ad ammirare i palazzi nobiliari che si incrociano nel cammino, è particolarmente suggestivo gustarsi le bellissime scalinate in stile liberty che collegano la zona portuale con quelle più alte della città. Splendidi esempi di connubio tra bellezza architettonica e funzionalità, significative sono la Scalinata Cernaia, la Scalinata Lazzaro Spallanzani e la Scalinata San Giorgio, nei pressi della quale inoltre troviamo uno dei simboli più importanti della città, il Castello di San Giorgio. Si tratta di una massiccia costruzione difensiva che domina La Spezia dall’alto del colle Poggio ed è costituita da due edifici. Il primo è stato costruito nel Duecento dalla storica famiglia Fieschi, mentre il secondo nel corso del Seicento ad opera dei genovesi. Oggi ospita il Museo Civico Archeologico Ubaldo Formentini. Nei dintorni di La Spezia tante sono le meraviglie da scoprire nella splendida cornice del suo golfo, ribattezzato anche Golfo dei Poeti per le numerose ville che nel tempo hanno ospitato famosi poeti e intellettuali. Tra panorami mozzafiato, splendide calette e spiagge, sul versante ovest del golfo possiamo trovare luoghi ricchi di bellezza e storia. Su tutti, Lerici, un borgo medievale con le case ammassate e gli stretti caruggi, su cui si erge dall’alto di un promontorio sul mare il Castello di San Giorgio, costruito dai pisani nel XII secolo e successivamente ampliato dai genovesi. Al suo interno si possono ammirare la Cappella duecentesca di Sant’Anastasia e il Museo Geopaleontologico. Del territorio di Lerici fa parte la suggestiva frazione di San Terenzo, con il suo castello sul mare e stupende residenze storiche come Villa Shelley e soprattutto la favolosa Villa Marigola, luogo simbolo del romanticismo europeo. Altro borgo incantevole è senza dubbio Tellaro, con la sua casa-faro a picco sul mare e il piccolo centro storico, che tra l’altro fa parte del Parco Naturale Regionale Montemarcello-Magra-Vara. 

Portovenere e le isole del Golfo dei poeti

Posto all’estremità meridionale della penisola sul versante est del Golfo dei Poeti, Portovenere è un borgo il cui territorio costituisce una meraviglia unica per la sua bellezza naturalistica, paesaggistica e culturale. E ‘stato inserito dal 1997 tra i patrimoni mondiali dell’UNESCO per lo straordinario e armonioso rapporto tra uomo e natura e il mantenimento di tradizioni storiche dal grande valore culturale. Per garantire la tutela di questi luoghi nel 2001 è stato istituito il Parco Naturale Regionale di Portovenere. Con la suggestiva Palazzata di case-torri che a ridosso del mare formano quasi una barricata difensiva, il borgo ha origini antiche ed è stata un importante avamposto sul Tirreno per la Repubblica marinara di Genova. Bellissima è Porta Borgo con la Torre Capitolare a cui si accede alla parte storica del paese con le sue strette vie su cui poter passeggiare assaggiando qualcosa di tipico come la focaccia ligure o i mitili. Imponente è il Castello Doria che domina il centro storico dall’alto di un colle adiacente. È costituito da due edifici separati e da massicce mura e un pò più staccate troviamo due torri cilindriche che in origine erano mulini e che successivamente vennero riconvertite in torri di avvistamento. All’interno del borgo particolarmente importante è la Chiesa di San Lorenzo, di impianto romanico, che custodisce opere di gran pregio come il dipinto della Madonna Bianca, il cui ritrovamento è avvolto dal mistero e dalla leggenda ed è da sempre grande oggetto di venerazione per gli abitanti del luogo. Simbolo religioso e architettonico di Portovenere è la chiesa di San Pietro, famosa per la sua collocazione a strapiombo sul mare arroccata su un piccolo promontorio roccioso che si protende sul mare. E’ formata da due edifici collegati di datazione e stile differente: uno più antico in stile romanico e l’altro in stile gotico risalente al XIII secolo. Bellissime sono la facciata a bande bianche e nere e la torre campanaria nonché le mura medievali che la circoscrivono, in cui sono presenti aperture e logge che permettono di godere di scorci fantastici. Nelle scogliere al di sotto del castello e della Chiesa di San Pietro, spettacolare è la Grotta Arpaia, chiamata anche Grotta di Lord Byron, in quanto qui amava trovare ispirazione il grande poeta inglese, profondamente innamorato di questi luoghi. Molto suggestiva è inoltre la frazione di Le Grazie, una borgata marina che deve il suo nome al Santuario di Nostra Signora delle Grazie, chiesa quattrocentesca che conserva un magnifico coro ligneo e soprattutto l’immagine miracolosa della Madonna dipinta da Andrea de Aste. Nella località di Varignano, inoltre, tra Le Grazie e Portovenere, in una valle verde ricoperta di olivi, dinanzi ad un'insenatura, possiamo trovare i resti della Villa romana di Varignano, risalente alla prima metà del I secolo a.C. Tra le meraviglie del Parco Naturale Regionale di Portovenere ci sono assolutamente le tre isole dell’Arcipelago Spezzino, che tra riflessi di colori, acque cristalline e grotte rappresentano dei luoghi unici all’interno del Golfo dei Poeti. Delle tre isole, Tinetto è la più piccola e disabitata, Tino non è visitabile in quanto zona militare, mentre Palmaria è la più grande e custodisce tesori naturalistici come la Grotta Azzurra e i tanti percorsi immersi nella macchia mediterranea.     

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