Milano, guida di viaggio

Capitale della moda, del design, Milano è una città viva, dinamica ed avvolgente, un luogo dove le novità non passano certo inosservate. Sede della borsa italiana, è celebre per i tanti locali, ristoranti e caffè esclusivi che animano le piazze e le strade del centro. Piazza Duomo rappresenta il cuore pulsante, vivo della capitale lombarda. Luogo di incontro e di ritrovo per ammirare l’imponente Cattedrale, attraversare la splendida Galleria Vittorio Emanuele ed arrivare sino ad uno dei teatri più importanti al mondo, la Scala. Milano è anche capitale culturale; con i suoi tanti musei, il Castello Sforzesco, i teatri e i bellissimi palazzi storici raccontano la storia di una città che ha vissuto tanti periodi distinti l’uno dall’altro. Dal periodo della Signoria, al Viceregno, sino a giungere alla presenza napoleonica e ai più recenti conflitti mondiali. Milano è stata “vissuta” nel bene e nel male e ancora oggi ne conserva i suoi resti, che si mantengono sempre vivi come a riflettere lo spirito energico della città meneghina.

Il Duomo

Insieme alla sua Madonnina il Duomo di Milano è il simbolo assoluto della città meneghina. Non si può lasciare Milano senza averlo visitato, senza aver provato l’ebrezza di salire sino in cima, rendere omaggio alla statua e godere di uno spettacolo meraviglioso che si staglia dinanzi ai nostri occhi, a circa 70 metri di altezza.

Dedicato a Santa Maria nascente, è uno dei massimi esempi di architettura italiana tardo-gotica. Con i suoi 157 metri di lunghezza ed una superficie di quasi 12000 mq risulta essere una delle cattedrali cattoliche più grandi del mondo. La costruzione della Cattedrale si inserisce nel contesto storico legato alla signoria milanese dei Visconti. La Milano del Trecento stava vivendo un periodo di notevole fioritura culturale, grazie agli intensi rapporti commerciali e politici intrapresi con gli altri centri dell’Europa centrale e settentrionale. Questi ultimi contribuirono notevolmente ad introdurre nuove tendenze artistiche che vennero sviluppate attraverso grandiosi progetti, proprio come nel caso del Duomo. Il suo cantiere fu un vero e proprio crocevia di artisti; vi lavorarono architetti, scultori e pittori in grado di collaborare tra loro nella resa di un vero e proprio gioiello artistico, che ancora oggi si impone con la sua presenza a ridosso della grande piazza. 

Iniziato nel 1386, racchiude tutta la complessità e la prorompenza del gotico tardo; le sue guglie, i pilastri e gli archi rampanti salgono su fino a culminare in un alto tiburio sormontato dalla famosa statua della Vergine. Al suo interno le grandi vetrate colorate illuminano in modo quasi irreale tutto lo spazio, suddiviso in cinque grandi navate. Scendendo da una scalinata in marmo si giunge al tesoro della Cattedrale, costituito da una serie di manufatti, reliquie e preziosi che hanno arricchito l’arcidiocesi milanese nel corso dei secoli.

Il Castello Sforzesco

Il Castello Sforzesco è un luogo particolarmente significativo per la città di Milano, poiché si lega fortemente alla sua storia da oltre sette secoli, ovvero fin dalla sua nascita. Nel 1360 Galeazzo Visconti, divenuto Signore della zona occidentale di Milano, decide di costruire una solida fortezza difensiva, a cavallo della cinta muraria medioevale. Nel periodo Rinascimentale la struttura subì delle notevoli modifiche dagli Sforza, che lo trasformarono in una sontuosa residenza di corte. Ulteriori e sostanziosi cambiamenti si ebbero con Ludovico il Moro, che non esitò a servirsi del grande Leonardo Da Vinci, che nel 1482 partì alla volta di Milano per iniziare una longeva collaborazione al servizio del Duca. I fasti della residenza sforzesca incominciarono ad incrinarsi quando, con l’arrivo degli Spagnoli, la dimora venne gradualmente trasformata in cittadella militare. La cinta muraria venne solidamente potenziata ed il castello perderà la sua funzione assunta dagli Sforza divenendo un avamposto militare, che perdurerà anche sotto la dominazione austriaca e napoleonica.

Dal 1896 il Castello Sforzesco è sede dei Musei Civici. Ospita il Museo di arte antica, la Pinacoteca (con interessanti opere di Mantegna, Lotto, Correggio e Tintoretto), ed il Museo di Arti decorative. Da non perdere il Museo pietà Rondanini, interamente dedicato al genio di Michelangelo Buonarroti. Al suo interno è custodito ciò che può essere definito il vero e proprio “testamento spirituale” michelangiolesco: la sua ultima opera, il celebre “non finito” dell’artista che in questa scultura vuole esprimere una profonda riflessione sulla morte e la salvezza dell'anima.

Il Cenacolo

Il museo del Cenacolo ospita uno dei dipinti più importanti al mondo: l’ultima cena, capolavoro di Leonardo Da Vinci e risultato di un’intensa attività del maestro svolta a Milano, ai tempi di Ludovico il Moro. L’opera venne eseguita tra il 1494 ed il 1498 e fu preceduta da un intenso e travagliato studio preparatorio. Per completare la rappresentazione dell’Ultima Cena, infatti, l’artista elaborò un numero imprecisabile di bozzetti e disegni preparatori. Il suo intento era quello di sperimentare una nuova tecnica, abbandonando la canonica pittura ad affresco ed adoperando una pittura a secco, ovvero su intonaco già asciugato. I materiali utilizzati furono colori a tempera ed olio su una grande parete di gesso; tale scelta, purtroppo, non fu ottimale poiché con il tempo l’umidità e gli agenti esterni hanno portato a deteriorare pesantemente l’esecuzione. Ragion per cui il dipinto necessità di continui interventi di pulitura e restauro, oltre che una limitazione nel numero di visitatori giornalieri.

Ancora oggi l’opera occupa la posizione originaria a cui era destinata: una grande parete del refettorio di un antico convento domenicano annesso alla chiesa di Santa Maria delle Grazie. Di recente il Cenacolo è stato meta prescelta di studiosi, romanzieri e storici che hanno intravisto la presenza di molti simboli esoterici e misteriosi presenti all’interno della scena. In molti ricorderanno l'autore Dan Brown che si è ispirato a quest’opera per la stesura del suo famoso best seller “Il Codice Da Vinci”.

Galleria Vittorio Emanuele II

Fin dal momento della sua costruzione è stata considerata il “salotto buono” di Milano. Costituita da una solida struttura in ferro e vetro, è formata da una galleria a croce, con due bracci di lunghezza differente che si intersecano al centro in un ampio spazio ottagonale. Nel 1860 il Comune di Milano bandì un concorso pubblico mirato alla formazione di uno spazio che collegasse Piazza Duomo alla Piazza antistante il teatro La Scala. Il fine previsto era quello di donare alla principale città industriale della penisola un luogo adibito al passeggio pedonale ed al commercio. Il progetto scelto fu quello dell’architetto emiliano Giuseppe Mengoni, che concepì uno spazio semi aperto adoperando grandi vetrate sostenute da costoloni in ferro, notevole esempio di architettura eclettica elaborato seguendo la moda di quel momento.

La Galleria fu dedicata al re Vittorio Emanuele II, con una dedica che si ritrova incisa sul fastigio dell’arco d’ingresso. Fu egli stesso a deporre la prima pietra che sancì l’inizio dei lavori, completati soltanto alcuni anni dopo, nel 1878. Durante la seconda guerra mondiale fu pesantemente bombardata, subendo ingenti danni che necessitarono di un tempo piuttosto lungo per recuperarla e riportarla al suo stato originale. Oggigiorno la Galleria continua a rappresentare il cuore pulsante della vita cittadina milanese, con una ricca offerta di caffè, negozi, ristoranti ed eventi che si svolgono periodicamente al suo interno.

La Pinacoteca di Brera

In quanto a ricchezza e qualità di opere possedute, la Pinacoteca di Brera è una delle più importanti collezioni di opere d’arte provenienti da tutto il mondo. Nacque come raccolta didattica mirata alla formazione degli allievi dell’Accademia delle belle arti, fondata nel 1776 per volere di Maria Teresa D’Austria. All’inizio del 1800 Napoleone Bonaparte emanò precise direttive perché venissero create delle grandi gallerie nazionali, per salvaguardare e conservare il patrimonio artistico nazionale. È in questo ambito che nasce ufficialmente la Pinacoteca di Brera, contenitore delle più grandi opere appartenenti a tutte le scuole artistiche d’Italia. La pinacoteca si arricchì gradualmente a seguito delle numerose campagne napoleoniche, acquisizioni e donazioni che hanno contribuito a formare l’attuale collezione esposta all’interno del museo. Nella grande galleria sono esposti i principali capolavori che spaziano dal tardo Medioevo fino al XX secolo, con dipinti quali la Pala di Montefeltro, di Piero della Francesca, lo Sposalizio della Vergine di Raffaello, il Cristo alla colonna di Bramante e tanti altri legati ai nomi di Mantegna, Signorelli e Caravaggio. Nel 1976 la Pinacoteca ricevette in dono da Enrico e Maria Jesi una serie di opere legate all’arte del XX secolo, in particolar modo numerosi dipinti futuristi di Boccioni e Carrà, nonché alcuni dipinti di Picasso e sculture di Medardo Rosso e Marino Marini.

Teatro alla Scala

È il principale teatro milanese e probabilmente uno dei più celebri ed importanti di tutto il mondo. Fu costruito nel 1778 per volere dell’Imperatrice Maria Teresa D’Austria, amante delle arti e della musica. Il suo nome deriverebbe dalla presenza di un’antica chiesa trecentesca, detta di Santa Maria della scala, che si trovava sul luogo dove oggi sorge il teatro.  A partire dalla sua fondazione è stato da sempre considerato come il vero e proprio tempio della musica e della lirica, con una serie di anteprime storiche e debutti di cantanti ed artisti che hanno scritto la storia della musica e dello spettacolo italiano ed internazionale. Tra i tanti nomi celebri è d’obbligo ricordare il debutto di Giuseppe Verdi, che esordì giovanissimo nel 1839 con un’opera intitolata “Oberto, conte di San Bonifacio”.  Sempre alla Scala propose uno dei suoi tanti capolavori, il celebre Nabucco, che riscosse un enorme successo. Ancora oggi il teatro ospita spettacoli di altissima qualità diretti da compositori di fama mondiale che non fanno altro che rinnovare un successo ed una fama che questo luogo conserva da secoli. La prima della Scala si tiene ogni anno il 7 Dicembre, nel giorno di Sant’Ambrogio, protettore e patrono della città meneghina. Un vero e proprio evento speciale, atteso con trepidazione da tutti gli appassionati della musica.

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